L a celebre ballerina Michaela DePrince, nata in Sierra Leone e stella del Boston Ballet, è morta a 29 anni. Lo ha fatto sapere via social media la sua famiglia, senza specificare il motivo della morte improvvisa.
Abbandonata a causa di una malattia della pelle durante la guerra civile nel suo Paese, dove è nata con il nome di Mabinty Bangura, è rimasta in un orfanotrofio fino a 4 anni quando è stata adottata da una famiglia americana. Negli Stati Uniti ha studiato danza classica, facendo carriera in un mondo, quello del balletto, particolarmente chiuso nei confronti di chi non è di pelle bianca. Fra le protagoniste del documentario First Position nel 2011, ha continuato danzando fra l'altro per il Dance Theatre of Harlem e il Dutch National Ballet. Ha prestato la sua voce alla battaglia per promuovere la diversità all'interno del mondo del balletto, ma anche per sensibilizzare l'opinione pubblica nei confronti dei bambini orfani e sopravvissuti ai conflitti, memore della sua propria esperienza infantile.
"Con dolore nei nostri cuori, condividiamo la perdita della ballerina stella Michaela Mabinty DePrince, la cui arte ha toccato innumerevoli cuori e il cui spirito ha ispirato molti, lasciando un segno indelebile nel mondo del balletto e oltre", si legge nella dichiarazione pubblicata dal suo team su Instagram e Facebook. Il Dance Theatre of Harlem ha scritto su X che "DePrince era un'attivista e un'umanitaria, che difendeva i bambini colpiti da conflitti e violenza. Ha svolto il ruolo di ambasciatrice per War Child Holland e ha ospitato il suo gala, Dare to Dream, dedicato alla promozione del benessere e della salute mentale dei bambini che vivono in zone di guerra", si legge ancora.