AGI - La storia di un concerto e di una canzone che sono entrati nell'Olimpo della musica. La storia di un'esibizione, le cui immagini erano andate perdute e che si riteneva dovesse sopravvivere solo nella memoria dei presenti. La storia di un ritrovamento eccezionale. A 80 anni dalla nascita di Lucio Dalla arriva al Cinema "DallAmeriCaruso. Il concerto perduto", il film evento che, con la regia di Walter Veltroni, porta sul grande schermo le riprese integrali del concerto al Village Gate di New York del 1986 e racconta anche la storia della canzone "Caruso". Il video dell'esibizione si credeva perduto, ma un collezionista cinefilo ha ritrovato le bobine da un rigattiere qualche anno fa. Le immagini erano così rovinate, che solo dopo un primo parziale restauro il collezionista ha potuto rendersi conto del cimelio di cui era entrato in possesso.
La pellicola riporta alla luce una storia d'amore a più strati: quella napoletana di Caruso e quella che lega Dalla a Napoli e Sorrento (terre che Lucio ha sempre sentito sue), ma anche all'America e al jazz (lui che jazzista era nato e che si ritrovo anni dopo a suonare nel tempio del Jazz internazionale di New York). Nell'estate del 1986 Dalla, in compagnia di alcuni amici, sta attraversando il golfo di Sorrento con la sua barca. E gia considerato uno dei giganti della musica italiana ed è di ritorno dal concerto al Village Gate di New York, dove con gli Stadio ha registrato un album live destinato a chiamarsi "Dall'America".
Le cose, però, vanno diversamente. All'album, infatti, manca ancora una canzone inedita, che tarda ad arrivare. Ed è proprio di ritorno dagli Usa, quando la sua barca si rompe al largo della costa di Sorrento, che nasce "Caruso". Così, il disco cambia nome e diventa "DallAmeriCaruso", l'album più famoso di Dalla, un classico assoluto della canzone internazionale, capace di vendere, in varie lingue, più di 38 milioni di copie. Come raccontò lo stesso Dalla, il giorno in cui la sua barca andò in panne, decise di dormire all'Hotel Excelsior dove gli fu assegnata proprio la camera che aveva ospitato Enrico Caruso nel 1921.
Secondo la leggenda, il grande cantante, malato e alla fine della sua vita, in quell'hotel di Sorrento si era innamorato di una giovane cui insegnava musica. A Dalla lo racconta l'allora barista, Angelo Leonelli. Seduto al pianoforte di Caruso, nell'hotel che era stato palcoscenico di quell'amore straziante, Dalla compone un capolavoro assoluto, che inizia con parole che restano nella storia della musica: "Qui dove il mare luccica e tira forte il vento, su una vecchia terrazza davanti al golfo di Surriento, un uomo abbraccia una ragazza dopo che aveva pianto. Poi si schiarisce la voce e ricomincia il canto".
Nel film troviamo gli oggetti e i pensieri di quei giorni e li ripercorriamo in compagnia della cantautrice rock e attrice Angela Baraldi, che era a bordo del "Catarro" quando avvenne il guasto, di Gaetano Curreri e Ricky Portera degli Stadio, dei proprietari dell'Hotel Excelsior Guido Fiorentino e Lidia Fiorentino, dell'ex concierge Antonino Galano, del critico musicale Gino Castaldo, del regista Ambrogio Lo Giudice, dell'autore televisivo Nicola Sisto e di Paolo Glisenti, spettatore - come hanno mostrato le immagini di repertorio - della serata del Village Gate. A completare il racconto, le immagini private e del tutto inedite di Lucio Dalla e l'interpretazione del pianista Danilo Rea. "DallAmeriCaruso", prodotto da Nexo Digital e Sony Music, sarà al cinema solo lunedi 20, martedì 21 e mercoledì 22 novembre e verrà presentato in anteprima domenica 19 novembre al Pop Up Cinema Medica 4K di Bologna. Il concerto di Dalla in America, invece, sarà disponibile per la prima volta in un album, "Dallamericaruso - Live at Village Gate, New York 23/03/1986" (Sony Music), disponibile da lunedi 20 novembre in digitale e dal 1° dicembre in formato doppio ca, doppio vinile nero, ip in versione colorata (in esclusiva per il Sony Music Store) e in Dolby Atmos. Le versioni fisiche contengono anche tre testi scritti da Walter Veltroni, Ambrogio Lo Giudice e Lorenzo Cazzaniga. La versione Dolby Atmos contiene anche il brano "Caruso".