AGI - I Puffi compiono 65 anni. I nani blu, inventati e disegnati nel 1958 dal belga Peyo, pseudonimo di Pierre Andrè Gabriel Culliford, scomparso all’età di 64 anni nel 1992, sono festeggiati alla Fiera del libro per ragazzi di Bologna.
“Novantanove piccoli uomini e una nanetta blu, Puffetta”, tuttavia “ancora molto giovani”, secondo il marketing di Imps, la società che gestisce il marchio, come racconta il Paìs.
Puffi incarnano valori molto solidi come “amicizia, tolleranza, divertimento e spirito di squadra” ma nutrono ambizioni superiori ai loro 16 centimetri di statura, se si considerano i numeri, “un business da un milione di dollari” per 55 lingue editate, tra cui il cinese, popolo per il quale i Puffi sono i “piccoli spiriti blu”. In un sondaggio globale, il 95% degli intervistati ha detto di conoscerli.
L’Onu li ha anche nominati “ambasciatori della sostenibilità”, al fine di diffondere gli obiettivi del 2040 per salvare l'ambiente. Ogni anno appare una puntata nuova della serie classica, gli album pubblicati in spagnolo sono 47, mentre l’azienda “mantiene un fermo impegno nel merchandising voluto dallo stesso Peyo, così come per il cibo, biscotti, pasta, gelato, o nell'abbigliamento”, riferisce il quotidiano di Madrid. Il pubblico dei Puffi “va dai quattro ai 12 anni, ma ultimamente essi cercano anche di prendersi cura dei follower più grandi”.
Il professore e saggista francese Antonie Buéno ha sostenuto in un saggio del 2011 che la comunità dei puffi evoca "un archetipo di una società totalitaria intrisa di stalinismo e nazismo", dove il leader supremo, il Grande Puffo, nella virtuale assenza di proprietà privata “poteva rappresentare il dissidente Trotsky” mentre l'immagine di Gargamella, “il cattivo, è quella di un uomo sporco, con un naso prominente, assetato d’oro”, cioè “lo stereotipo con cui l'antisemitismo del movimento hitleriano rappresenta gli ebrei”.
In risposta a questa tesi di Buéno, Thierry Culliford, il figlio di Peyo, ha dichiarato che le accuse espresse dal Buéno oscillavano "tra il grottesco e il poco serio".
Nei programmi presenti e futuri, il “Pianeta Puffo” continuerà a ruotare intorno ai suoi elementi centrali: libri e audiovisivi.