AGI - La dodicesima edizione di Masterchef Italia, format internazionale di grande successo e più importante cooking show del palinsesto italiano, si è concluso ieri con la vittoria di Edoardo Franco, esuberante e brillante 26enne di Varese, ex barman ed ex rider in Germania, dove ha vissuto negli ultimi quattro anni; per lui 100mila euro in gettoni d’oro, la possibilità di pubblicare il proprio primo libro di ricette, che si intitolerà “Daje! - La mia cucina senza confini”, edito da Baldini+Castoldi, in uscita il prossimo 10 marzo, e poi ancora l’accesso a un prestigioso corso di alta formazione presso Alma, la Scuola internazionale di cucina italiana, e infine la partecipazione al Workshop di Masterchef Academy creato in collaborazione con Destination Gusto.
Ma a vincere è certamente anche in generale il format, che nonostante il passare degli anni ha saputo mantenere la sacralità del rito, che poi crea affezione nel pubblico, e anche una tendenza all’innovazione per ciò che riguarda non solo il meccanismo televisivo in sé, quindi narrazione (negli anni sempre più umana) e prove, ma anche nel documentare le rivoluzioni che stanno avvenendo nelle cucine dei ristoranti stellati, italiani ed internazionali. Una rivoluzione che poi si traduce in numeri. L’appuntamento conclusivo di questa stagione, ieri su Sky Uno/+1 e on demand, è stato infatti in termini di ascolti la miglior finale delle ultime tre edizioni: media serata di 1 milione 60 mila spettatori medi e 5,31% di share, con 1.508.387 contatti e il 70% di permanenza, +24% rispetto alla finale dell’anno scorso.
Nel dettaglio, il primo episodio ha raggiunto 1 milione 119mila spettatori medi e il 4,7% di share, con 1.599.886 contatti (in aumento del +18% sull’anno scorso); a seguire, per il secondo e decisivo episodio di serata, 1.001.273 spettatori medi, con il 6,1% di share e 1.416.887 contatti (con una crescita del +31% rispetto a un anno fa). Il successo degli ascolti si riflette anche nei dati provenienti dai social: 428mila interazioni social nella giornata di ieri e le oltre 487mila interazioni totali, rispettivamente +44% e +47% rispetto alla finale della precedente stagione.
L’hashtag ufficiale #MasterChefIT è stato sempre in testa alla classifica dei Trending Topic italiani, dall’inizio della messa in onda fino a questa mattina; tra le altre parole finite nei TT, Edoardo, Bubu e i tre giudici. Edoardo è stato proclamato dalla viva voce di Antonino Cannavacciuolo, giudice del programma insieme a Bruno Barbieri e Giorgio Locatelli. Sul podio anche Thi Hue Dihn e Antonio “Bubu” Gargiulo, mentre quarto classificato è Mattia Tagetto, eliminato al termine del primo episodio della serata in cui è stata ospite la chef Clare Smyth, tre stelle a Londra, a Notting Hill, con il ristorante “Core by Clare Smyth” e vincitrice di numerosi riconoscimenti, tra i quali il titolo di “Migliore Chef donna” del mondo nel 2018 per la guida dei 50 Best Restaurants.
Nel descrivere il menù dal titolo “Tutto mondo” che gli è valso la vittoria, ispirato dal titolo del murale realizzato da Keith Haring, il vincitore Edoardo dice: "Per me il cibo deve unire e non dividere, il mio intento è quindi quello di mettere d’accordo tutti e tre i giudici con un menù di sapori pensati per gli abitanti di tutto il mondo. I miei piatti sono il frutto delle mie esperienze e dei miei incontri passati, che si fondono con la mia creatività".
Come antipasto è stato servito un tributo alla terra e all’origini della cucina, un mix di sapori inusuali, che riservano una sorpresa al commensale, titolo del piatto: “Medievale ma non troppo”, una barbabietola acidula ripiena di paté di fegatini di piccione, intruglio medievale, latticello e porro fritto, accompagnato da infuso alla barbabietola e aneto. A seguire, il primo, “Ravioli kebab”, la sua reinterpretazione del kebab: una polpetta di agnello speziato dentro un fagottino di pasta all’uovo servito con salsa all’albicocca e foglie di carota. La seconda portata è stata “Capesante al curry”, il connubio inusuale tra le capesante, dolci e delicate, e il curry, speziato e profumato, con l’aggiunta di maionese al corallo e coriandolo fritto. Infine il dessert, “Matrimonio in bianco”, una finta mousse di cocco con cremoso di liquirizia e arancia e inserto di maracuja; pur con qualche piccolo problema nel corso della cucinata, il risultato è stato, secondo i giudici, davvero ottimo.