E ' morto all'età di 96 anni Carlo Riccardi, fotografo e pittore romano amico di Ennio Flaiano e Federico Fellini che con le sue immagini ha raccontato l'Italia dal dopoguerra alla Seconda Repubblica.
Fu a lui che venne dato per la prima volta il soprannome di 'paparazzo', meritato anche per lo scoop delle prime foto di Greta Garbo in Italia con cui grazie alla soffiata di un cugino barista bruciò il 'Toscanini americano' Leopold Stokovski, giunto appositamente dagli Usa.
Si stima che il suo archivio fotografico superi i tre milioni di negativi: contiene tutte le elezioni dei Papi da Giovanni XXIII a Francesco oltre ai più importanti eventi politici, sportivi e di costume di più di mezzo secolo.
Riccardi era ricoverato da tempo. I funerali si svolgeranno giovedì alle 15.30 nella Chiesa degli artisti di piazza del Popolo, a Roma.
Era stato lui stesso a raccontare come gli avessero dato il soprannome di 'paparazzo': "Il termine, poi usato per il cognome di un personaggio del film, fu coniato nel 1967 dallo scrittore Ennio Flaiano durante la sceneggiatura de La Dolce vita, incuriosito da 'Pappatacio', cioè moscone, il nomignolo che mi aveva dato Amintore Fanfani".
Spostandosi con la sua Topolino, Riccardo immortalò la Dolce Vita, come Tyrone Power che festeggia con gli amici sulla terrazza dell’Hassler l’addio al celibato o lo scatto che rivela la gelida rivalità di Gina Lollobrigida verso Virna Lisi.
Riccardi, nato a Olevano Romano, meta di grandi pittori europei a fine '800, conobbe Fellini nel 1945 alla liberazione di Roma mentre scattava e colorava a mano le foto ricordo per i militari americani che stazionavano al Foro Italico. Il grande regista disegnava caricature per i militari Usa.
Si considerava un 'operaio' dell’informazione ma anche un artigiano della pittura: artisti come Renato Guttuso, Saro Mirabella gli insegnarono a dipingere e a ritoccare le fotografie.