AGI - Il quinto live di X Factor prevede due manche, la prima è la “manche giostra”, “sette minuti di fila, senza commenti, senza giudizi. E dopo avremo il primo eliminato della serata”; ideona, se facciamo tutto la puntata così e ci andiamo a vedere gli highlights del mondiale?
La buttiamo li eh…Salutiamo Joelle e, prima di cominciare la seconda manche, l’esibizione del superospite Lazza, in versione talmente superautotune che in confronto Stephen Hawking era uno degli Audio 2.
Nella seconda manche spazio alle cover realizzate accompagnati da una magnifica orchestra, insomma: ci provano in tutti i modi. Arrivano al ballottaggio finale ancora i Tropea e i Disco Club Paradiso, vanno a casa meritatamente i secondi, talmente meritatamente che possiamo affermare senza timore di essere smentiti che da oggi il mondo è un posto migliore. A voi le nostre pagelle della serata.
Disco Club Paradiso – Voto 4: Nella prima manche scelgono di riprendere la loro “Salirò”, giusto per ricordarci quanto possano risultare fastidiose quelle persone che si mettono in testa di essere simpatiche per forza. Pessimo. Nella seconda si vanno a sfracellare su “Cuore matto”, mentre l’attenzione si concentra ancora una volta sul sassofonista, forse perché identico a Vito, strepitoso attore comico emiliano, il cantante stecca tutto lo steccabile, le stecche superano il continuum spazio tempo e riesce a steccare pure “Perdere l’amore” di Massimo Ranieri nel Sanremo dell’89. Un disastro. Finiscono al ballottaggio e vanno giustamente, finalmente, a casa. Vorremmo dire che sentiremo la loro mancanza, ma sentiamo già la qualità dei nostri giovedì sera schizzare alle stelle. Adieu.
Joelle – Voto 6: In prima manche canta “I’m with You”, anche piuttosto bene, ma alla fine è la meno votata e va a casa. Ti porteremo sempre nel cuore Joem, no: Cioè, Claudio Gioè, Gioca jouer…com’era?
Omini – Voto 7,5: Spaccano tutto con “No Sleep Till’ Brooklin”, spaccano tutto con la versione orchestrale di “Bitter Sweet Symphony”, anche se in questo caso si giocano l’usato sicuro. Insomma: spaccano, questo perlomeno a guardarli da casa, con un occhio solo, con la canotta sporca di sugo, con la bavetta ad un lato della bocca…vedremo se riusciranno a farci alzare dal divano, lavare, vestire e andare ad un loro concerto. Anche solo alzare.
Beatrice quinta – Voto 6: Propone una versione di “Fiori rosa, fiori di pesco” in cui ci mette il suo tocco, ovvero sostituire tutte le “e” con le “a”. stavamo infatti per affogarci con la mozzarella della pizza quando le abbiamo sentito urlare “ComA sono frAddA, tu trAmi/No, non sto sbagliando, mi ami/Dimmi ch'è vAAAAro!”. Non si fa. In seconda manche canta avvolta in una foglia di lattuga “Don’t Stop Believin” dei Journey, una tale esplosione pop che il mondo rischia di implodere in un buco nero che ci risucchia e spedisce tutti quanti in una puntata dei “Simpson”, ma quella dei musical. Brrr.
Santi Francesi – Voto 7,5: La prima manche con “Creep” si sgranchiscono un po' e passano in scioltezza. In seconda, con l’orchestra, portano “Somebody That I Use To Know” e fanno un figurone; noi continuiamo a preferirli minimal, cool, intimi, ma pagheremmo un biglietto per sentirli suonare. No, pagheremo un biglietto per sentirli suonare.
Linda – Voto 7: Continuiamo a pensare che la sua “Chasing Cars” non sia proprio da strapparsi i capelli, ma massimo rispetto per come affronta il problema tecnico accorso durante la manche orchestrale mentre canta “Running Up That Hill” che noi, a tratti, poveri ingenuotti, pensavamo fosse un effetto voluto per ricreare le atmosfere di “Stranger Things”, la serie che ha rilanciato il brano di Kate Bush; ok, basta con i peperoni la sera. Il pezzo in sé è difficilissimo e lei lo affronta con la giusta emozione.
Tropea – Voto 8: La loro “Asilo Republic” è di gran lunga la migliore cover della prima manche, forse dell’intera edizione. Sostenuti dall’orchestra non dominano, di più, sculacciano “Song To Say Goodbye” dei Placebo, forse la più complessa delle assegnazioni.
Si sente proprio che masticano la materia e troviamo non divertente, di più, proprio geniale questa loro svogliatezza con la quale infestano la drammaturgia del format, come se, una volta lanciato il proprio inedito, non vedessero l’ora di tornare a casa. E allora la gente, che è sempre altrettanto geniale, prima li manda al ballottaggio per l’ennesima volta e poi, per l’ennesima volta, per farglielo apposta, li vota. Magnifico. Bravissimi. Prof.
Francesca Michielin – Voto 7: Apre la puntata vestita come una bimba del sud degli Stati Uniti portata di forza ad un concorso di bellezza dalla madre insoddisfatta e alcolizzata. Stasera deve affrontare un problema tecnico durante l’esibizione di Linda che, di base, non fa accadere nulla sul palco per buoni 3-4 minuti; lei prima tranquillizza la ragazza, poi cerca sostegno dalla giuria, poi attacca a ringraziare fino all’ultimo stagista, ancora qualche secondo e sarebbe arrivata ad una tizia incrociata due settimane fa all’Autogrill Postumia Sud di Bolzano vicentino. Ma ne esce e non era affatto facile.
Dargen D’Amico – Voto 5,5: “Mi piace il sangue solo quando esce da un determinato punto del corpo di una donna”…un graffio sulla lavagna; la Michielin, i giudici, il pubblico in sala, quello a casa, tutti a guardarsi attoniti per capire se lo avesse detto davvero. Si, lo ha detto davvero e ancora non ne capiamo il senso; perché non solo regala un’immagine disgustosa mentre abbiamo ancora la pizza sulla panza, ma anche perché sta parlando di ciò che rende ogni uomo dotato di un minimo di prospettiva immensamente grato alla mamma per averlo fatto uomo. Infierire così non è che sia sto gran colpo di classe. Stasera, chissà perché, decide di fare una battuta dopo l’altra e tutte tutte a sfondo sessuale; ma non immaginatevi Woody Allen, immaginatevi più il cugino becero di Martufello.
Rkomi – Voto 7: Da qualche puntata prende di mira Fedez, manco avesse perso una scommessa con Salmo che, nella nostra trama, deve vendicarsi di “Viola” e utilizza lui come sicario. Finche succede qualcosa a quel tavolo a noi va benissimo, nonostante non rinunci mai a mettere in mostra quel suo petto di pollo da dodicenne.
Fedez – Voto 6,5: Sembra accusare i colpi subiti in tutte queste puntate, spara un “Errata Corrig” da brividi, per dimostrarsi attento e democratico porta l’acqua sul palco a Linda ma non riesce a tirar via il tappo, prima che intervenga la Ferragni tra il pubblico interviene fortunatamente un microfonista, e poi subisce gli attacchi di Rkomi con evidente fastidio. Premio della critica per aver detto a gran voce, finalmente, dopo cinque live, che non è che i Disco Club Paradiso debbano per forza infilaci sempre quel dannatissimo assolo di sax. E poi li manda a casa. Eroe.
Ambra – Voto 6: Mantiene distanza dalle discussioni al tavolo, ma quando percepisce qualcosa che non va, specie nei momenti dedicati ai Tropea, tira fuori le unghie e, letteralmente, fredda.