AGI - Vasco Rossi diventa ambasciatore di Roma nel mondo. Il rocker di Zocca ha ricevuto dal sindaco Roberto Gualtieri, nel cuore del Campidoglio, nell'aula Giulio Cesare, la 'Lupa d'Oro', un riconoscimento dovuto al profondo e ormai trentennale legame di affetto tra Vasco e la capitale.
L'estate scorsa l'artista ha tenuto due concerti davanti a 140mila fan, "un'esibizione record per il Circo Massimo", come ha sottolineato il primo cittadino durante la cerimonia.
La giornata di oggi resterà per sempre impressa nella mente di Vasco Rossi che si è detto "lusingato e fiero" del riconoscimento e che ringraziato per "l'affetto ricevuto" in tutti questi anni.
Il rapporto tra rocker di Zocca e la Città Eterna nasce da lontanissimo: Roma è sempre stata una tappa fissa di quasi tutti i suoi tour, dal 1983 la capitale ha sempre avuto un posto di rilievo nel suo cuore: "Roma Caput Mundi" ha gridato il Blasco.
"Il primo concerto fu a Villa Gordiani per la Festa dell'Unità. Roma mi sembrava inespugnabile. Il primo concerto con 150 persone, poi 200, poi mille, diecimila e ora centomila, cosa che non avrei mai pensato. Poi nell'86 sono arrivato al Palaeur e fu una apoteosi - ha ricordato il rocker ripercorrendo le tappe del suo legame artistico con la città -. Gli anni 90 furono quelli della svolta: per la prima volta un artista italiano era riuscito a superare il numero di spettatori presenti a un evento rispetto a uno straniero. Da allora - ha sogghignato Vasco - gli stranieri quando vengono in Italia devono bussare".
Prima di diventare 'imperatore' all'Olimpico, Vasco Rossi ha fatto gioire i suoi fan anche allo stadio Flaminio. "All'Olimpico - ha aggiunto - ho fatto una volta ben 4 concerti di fila".
Ma la prima volta del rocker a Roma fu negli anni 70 e non certo per ragioni musicali: "Rincorrevo una ragazza che avevo conosciuto a Zocca ma era di Roma, una splendida ragazza. Appena arrivato rimasi affascinato dall'altezza dei palazzi e dal clima straordinario della città. Roma, oggi, ti ho conquistata e voglio dedicare questo riconoscimento a mio padre. Lui guidava il camion e portava la frutta ai mercati generali: partiva alle 2-3 di notte per Roma. Non ha visto tutto questo, questa straordinaria avventura che ho vissuto. Grazie Romaaaa", ha concluso felice Vasco.