AGI - Quando nel 1954 uscì il romanzo fantasy 'Il Signore degli Anelli' in molti accusarono l'autore, John Ronald Reuel Tolkien, di relegare le figure femminili a ruoli marginali. Il mondo che aveva creato, popolato di uomini, nani, elfi, orchi, hobbit, draghi, esseri mitologici vari non contemplava personaggi di sesso femminile. Questa l'accusa.
In realtà, però, è priva di fondamento perché le femmine, siano esse umane, elfi o hobbit, nel libro ci sono e sono personaggi importanti e fortissimi.
Su tutti la regina elfa Dama Galadriel (nel film di Peter Jackson interpretata da Cate Blanchett). Ed è proprio lei una delle principali protagonista anche della serie tv 'Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere' le cui prime due puntate sono da oggi su Amazon e a cui ne seguiranno, una ogni venerdì, altre sei.
Una prima stagione a cui faranno seguito altre quattro per una spesa prevista complessiva di oltre un miliardo di dollari che fa di questa serie la più costosa della storia della tv.
"Questa serie dà finalmente peso alla figura di Galadriel, una guerriera elfa che nel 'Signore degli Anelli' incontriamo migliaia di anni dopo gli eventi qui narrati e che in pochi immaginano sia così potente e importante nella narrativa di Tolkien".
Oronzo Cilli, membro della Tolkien Society inglese, presidente dell'associazione Collezionisti tolkieniani italiani e autore di 'Guida completa al mondo di Tolkien. I libri, i film, le serie, i personaggi, l'autore, i luoghi, il mito' in uscita oggi per Vallardi Editore (pagine 304; prezzo 18,90 euro), spiega all'AGI alcuni aspetti del blockbuster tv di Amazon, facendo anche interessanti considerazioni sulla fedelta' del racconto allo spirito di Tolkien. A partire dalla sua reale considerazione delle donne.
"Essendo un professore di Oxford, università dove studiavano solo uomini, la mitologia della misoginia di Tolkien ha resistito a lungo dopo l'uscita del 'Signore degli Anelli' - dice Cilli, assessore alla Cultura di Barletta e uno dei più importanti collezionisti al mondo di libri di e su Tolkien - ma è sbagliato fare queste considerazioni perché nel libro ci sono figure femminili eccezionali, tra cui le elfe Galadriel e Arwen o la guerriera umana Eowen. Ora questa serie finalmente mostra l'infondatezza delle accuse. La protagonista delle prime due puntate da oggi sulla piattaforma Prime Video hanno come assoluta protagonista Galadriel, migliaia di anni prima del 'Signore degli Anelli'. Un personaggio fortissimo, intelligente, potente".
Cilli è membro della Tolkien Society, l'associazione di appassionati ed esperti dei testi tolkieniani più importante del mondo. Il giudizio dei suoi membri sulla serie Amazon, quindi, vale più di qualsiasi altro.
Forse anche più della Tolkien Estate, la società della famiglia di J.R.R. (presieduta prima dal figlio ed erede nonché curatore testamentario dello scrittore, Christopher, e poi dalla sorella Priscilla) che ha dato l'ok alla realizzazione della serie - a cui ha partecipato come consulente/controllore il nipote dello scrittore Simon - riconoscendo la sceneggiatura coerente con l'opera originale (cosa che non aveva fatto con la trilogia cinematografica di Peter Jackson).
"I membri della Tolkien Society hanno visto le prime due puntate in anteprima a Londra il 30 agosto - racconta ancora all'AGI - e sono rimasti piacevolmente colpiti. Nessuno di loro, tranne forse i più nerd, ha avuto da ridire. È stato apprezzato soprattutto il modo di portare sullo schermo il mondo di Tolkien da parte degli autori. Hai visto la serie tv e hai riconosciuto le atmosfere e il sentimento dei libri? Allora funziona e va bene".
I dubbi che hanno frenato la Tolkien Estate ai tempi del film di Peter Jackson erano legati alla difficoltà di trasportare nel linguaggio cinematografico i testi letterari.
"Una questione vera - ammette Cilli - ma risolta in maniera egregia sia da Jackson nei film che da Amazon con la sua serie".
"Se l'approccio al prodotto audiovisivo e di tipo lettererio, ovviamente il giudizio non può essere positivo perché si tratta di linguaggi diversi. Se invece si vuole recuperare lo spirito tolkieniano - continua - allora il prodotto funziona in maniera eccellente. Inoltre, come accaduto con la trilogia cinematografica, anche stavolta si assisterà a una riscoperta dei libri di Tolkien, soprattutto quelli che raccontano la Seconda era di cui si parla in questa serie".
Su quest'ultimo aspetto, però, c'è una considerazione da fare: Amazon non ha avuto i diritti de 'Il Silmarillion' e dei 'Racconti incompiuti' eppure la narrazione riguarda eventi ampiamente trattati in quei due testi, pubblicati postumi nel 1977 e nel 1980 a cura di Christopher Tolkien.
"La situazione in effetti è particolare: gli autori devono racconatre storie di cui sanno lo svolgimento senza poter usare i testi originali - commenta Cilli -. è difficle racconatre la forgiatura degli Anelli del Potere senza usare le storie del 'Silmarillion', eppure dalle due puntate che ho visto si capisce che filologicamente è stato fatto un lavoro eccezionale e le atmosfere e il sentimento dei testi originali si avvertono anche nei rapporti tra personaggi nuovi che non esistono nella narrrativa tolkieniana".
Estremamente positiva secondo gli esperti della Tolkien Society è anche la scenografia maestosa che riporta alla trilogia cinematografica (opera di John Howe, tra l'altro autore della prefazione del libro di Cilli 'Guida completa al mondo di Tolkien').
"La presenza di Howe, che ha disegnato anche le illustrazioni dei libri di Tolkien, riporta immediatamente al mondo dell'autore inglese gia' ampiamente ricreato per Peter Jackson - spiega ancora - ed è anche per questo che i commenti ai primi due episodi di 'Gli Anelli del Potere' che ho letto in numerosi gruppi e blog a cui sono iscritto sono pressoche' unanimemente positivi".
Amazon ha mantenuto il massimo riserbo sui primi due episodi ("Io sono amico del doppiatore di Gollum e curatore del doppiaggio della trilogia - spiega Cilli - ma ho saputo che si è occupato anche della serie tv solo dai titoli di coda. Non ha potuto dirmi nulla prima") ma gli appassionati conoscono la storia della forgiatura degli Anelli del Potere e sanno che portara' a un evento drammatico.
"La massima curiosità per noi appassionati è vedere come verrà portata sullo schermo la caduta di Numenor - racconta ancora Cilli - come sarà rappresentato visivamente questo evento tragico e potente dell'inganno di Sauron e la distruzione dell'isola".