AGI - Lungo tributo della platea della 'prima' della Scala a Sergio Mattarella. Il capo dello Stato, alla sua ultima 'prima' da presidente, è stato accolto dalla standing ovation della platea, che gli ha tributato un applauso durato oltre cinque minuti, mentre da alcune aree della sala si è poi levata la richiesta di un "bis" del mandato, in scadenza il 3 febbraio. Mattarella è apparso emozionato, in piedi nel palco reale accanto alla figlia Laura, alla presidente del Senato Elisabetta Casellati, davanti al sindaco di Milano Giuseppe Sala e il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini, tutti rigorosamente con mascherine, prima che l’orchestra, diretta da Riccardo Chailly, desse inizio alla serata con l'esecuzione dell'inno di Mameli.
Per un giorno il dibattito sull'eredità di Mattarella e sul suo successore si è spostato dal Transatlantico al foyer della Scala di Milano. "E' stato un grandissimo presidente da tutti i punti di vista, per le decisioni che ha preso e per l'umanità che ha mostrato", ha affermato il sindaco di Milano, entrando al Piermarini.
"Da quando sono diventato sindaco, Mattarella, che ho avuto l'onore di conoscere a Expo, è venuto a Milano più di venti volte, credo sia un record che dimostra l'affezione del presidente verso Milano, Non sappiamo se sarà l'ultima volta che viene alla Scala da presidente".
"Mattarella si è dimostrato molto amico e molto vicino a Milano e alla Lombardia. Lo ringraziamo per la sua presenza in generale e anche per quella di questa sera, che è una serata importante con cui si riapre la Scala con la prima", ha affermato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. Il tributo a Mattarella "è meritato", ha commentato, dal canto suo, il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi.
Al Quirinale il prossimo anno "vorrei un presidente come Mattarella", ha auspicato la senatrice a vita Liliana Segre. "Mi dispiace che se ne vada", ha riconosciuto Giorgio Armani.
"Dispiace a tutti. E' una persona squisita, di grande capacità: il prossimo anno lo inviterò io". Il presidente della Repubblica "è una presenza forte e commovente", aveva detto il sovrintendente scaligero Dominique Meyer nel foyer poco prima dell'apertura delle porte.
"E' stato qui diverse volte, ricordo sempre tra gli applausi - ha aggiunto Meyer - Ha voluto dimostrare vicinanza a noi e alla cultura. L'anno scorso è venuto qui due volte. E' molto vicino alla Scala e siamo felici di averlo qui".