AGI - "E' stato difficilissimo stare zitto una settimana" è con queste parole che Fedez svela cosa si cela dietro l'acquisizione da parte della sua società, la Zdf, del dominio internet "fedezelezioni2023.it". "E' bastato che io acquistassi un dominio Internet - dice su Instagram il rapper - fedezelezioni2023, dominio che pero' scadeva a novembre 2022, quindi sarebbe bastato fare una piccola ricerca ai giornalisti per comprendere che era una str... Ma io credo che questa cosa - prosegue - questa grande trollata, la dica lunga sullo stato di salute del giornalismo italiano, perchè nonostante tutti fossero consci che fosse una trollata, per loro era più importante fare finta che fosse vero. E quindi grandi dibattiti, 'fermiamo l'influencer in politica".
"Questa settimana mi sono successe delle cose veramente surreali - prosegue Fedez - ma quello che dovete sapere è che ci sarà una campagna elettorale, da qui fino all'uscita del disco io faro' una campagna elettorale finta. Ma, d'altronde, quale campagna elettorale non si è poi rivelata finta? Vuol dire che ho preparato una serie di cartelloni elettorali che vedrete in giro per l'Italia che sono tra i più grotteschi, di cattivo gusto, squallidi e disumani che abbiate mai visto in questo paese, ma non cosi' lontani dalla realtà. Divertiamoci amici, Disumano!".
La notizia era venuta fuori cinque giorni fa e aveva naturalmente portato scompiglio nel mondo della politica.
Nonostante il dominio fosse piuttosto didascalico, non si poteva escludere che si trattasse di una trovata per il lancio di un nuovo lavoro, molto più probabilmente un tour dato che il nuovo disco del rapper/influencer, "Disumano", previsto a strettissimo giro (26 novembre).
Ma è anche vero che Fedez negli ultimi anni non è rimasto certo a lato del dibattito politico, anzi, tutt'altro, si è sempre apertamente esposto, a partire dall'impegno per i diritti Lgbt, rappresentato in maniera piuttosto attiva con la campagna a favore del DDL Zan, e poi ancora i duelli a distanza con Salvini e Renzi, l'intervento infuocato al Concertone del Primo Maggio, che gli è costato una bagarre complessa con la RAI ed una serie di querele da diversi membri della Lega.