AGI - E poi non dite che non li aveva avvertiti. Tra i vari post che Matilda De Angelis ha disseminato sul suo profilo Instagram ce n’è uno dove, a corredo di un video in cui improvvisa un balletto con tanto di spaccata con un’artista di strada, recita “mai chiamarmi su un palco, non sapete cosa vi aspetta, ci vediamo a Sanremo”. Amadeus non poteva scegliere di meglio per aprire in modo che più deflagrante non si può un festival mortificato dalla pandemia e dalla relativa archiviazione del pubblico.
Perché è escluso che la co-conduttrice di stasera, una che a soli 25 anni ha un curriculum stratosferico e ha avuto il fegato di piantare in asso un regista come Matteo Garrone, restituendogli la bacchetta magica della fata turchina che doveva interpretare nel suo Pinocchio per volare a New York a spogliarsi integralmente davanti a Nicole Kidman, baciarla e fare sesso selvaggio con il di lei marito (Hugh Grant non so se ci siamo spiegati) sul set di serie Hbo ‘The Undoing”, all’Ariston si presti a un ruolo da bella statuina o semplicemente di contorno.
L’attrice-cantante-musicista la scena se la prenderà prepotentemente (“scoprite una Matilda De Angelis a tutto tondo” ha dichiarato alla vigilia del Festival, provocando qualche brivido ai piani alti della Rai ) così come ha coraggiosamente mostrato i suoi stratosferici lati A e B nella serie cult, ma anche i suoi brufoli su Instagram (“Accadono cose paradossali nella vita no? Bene, per me essere un’attrice e lavorare con il volto mangiato dall’acne è una di questi”) con un messaggio che, in un mondo che impone perfezione estetica e selfie impeccabili va meritevolmente controcorrente.
Controcorrente Matilda c’è andata da subito con un’infanzia e un’adolescenza diversa da quella di tante coetanee, cresciuta in un paesino del bolognese, Pianoro, tra le valli di Pian di Macina, tra natura e animali e abituata a cavarsela da sola, ha raccontato fin da piccola, figlia di genitori che si sono separati quando aveva solo quattro anni.
I primi passi artistici sono arrivati a undici anni con le lezioni di chitarre e violino, e al liceo a Bologna c'è stato l’incontro che l’ha folgorata, quello con la band Rumba de Rodas con cui canta, suona e che soprattutto le regala una preziosa esperienza esistenziale bohémienne, concerti in giro per tutta l’Europa e viaggi in furgone, dormendo dove capitava.
Una che è partita così può farsi spaventare dall’Ariston? E può farsi tremare le gambe di fronte alla probabile esibizione con Fiorello una che, prima ancora di recitare alla pari con Hugh Grant, il suo esordio cinematografico l’ha fatto a diciotto anni, accanto a Stefano Accorsi, tostissima pilota di rally in ‘Veloce come il vento’ il film di Matteo Rovere che fece sterzare la sua vita professionale, dalla musica al cinema ?
Da quel suo primo film, Matilda non si è fermata mai, abilmente in equilibrio tra il mainstream e la nicchia, adolescente complicata e tormentata nella serie tv Rai ’Tutto può succedere’ (nel cast c’era anche il suo fratellino Tobia, altro attore ormai già affermato, ma i due tengono a distinguere le loro carriere), rassicurante e angelicata Mariele Ventre, direttrice del coro dell’Antoniano nel film tv ‘I ragazzi dello Zecchino d’oro’ ma anche diciottenne che vendeva la sua verginità online per portare soldi nella sua disastrata famiglia nel film ‘Utopia’ di Berardo Carboni, interprete del video ‘Felicità puttana’ di Thegiornalisti e grande protagonista di uno dei film più riusciti di questo straniante anno pandemico ‘L'incredibile storia dell'isola delle rose’ di Sidney Sibilia.
Single dopo la fine della storia con il collega Andrea Arcangeli (“sogno di stare con un panettiere, così non sarei costretta a parlare sempre di lavoro” ha dichiarato lei, abilmente in equilibrio tra star system e voglia di normalità) il 23 marzo Matilda tornerà su Raiuno, nella fiction evento “Leonardo”, creata da Frank Spotnitz e Steve Thompson, dove sarà Caterina da Cremona, musa e amica più cara del protagonista, interpretato da un altro mostro sacro come Aidan Turner.
Capito perché, con tutto il rispetto per Amadeus, Fiorello, la sacralità del palco dell’Ariston e l’unicità di questa edizione pandemica, De Angelis si prenderà tranquillamente la scena? Per accaparrarsi quella della conturbante sensuale Elena Alves, amante di Hugh Grant in ‘The Undoing’ del resto le era bastato solo un videoprovino mandato senza crederci neanche un po’ quando già era pronta per ‘Pinocchio’.
Ruolo che non l’ha spaventata neanche un po’, anzi. “Baciare Nicole è stata l'ultima delle cose da cui sono stata intimidita. So di essere una brava baciatrice, quindi ero tranquilla e l’idea di recitare nuda l’ho trovata liberatoria - ha raccontato - che si tratti dei miei occhi, o della mia bocca, delle mie tette o della mia vagina, il mio corpo è solo un altro strumento per esprimermi”.
Paura? Ma no, Matilda è anche quella che in parannanza e mascherina, nel video postato su Instagram prepara ravioli per le cucine popolari di Bologna: “Amo Bologna anche per questo, ci aiutiamo, ci vogliamo bene e con questa iniziativa vengono fuori 500 pasti al giorno. Che figata!” scrive. E che figata averla a Sanremo.