AGI - "Il dolore che stiamo provando tutti per la scomparsa di Gigi Proietti è uno di quelli che non se ne andrà mai, perché lui è stato uno dei "pezzi unici" del mondo dello spettacolo, molti attori sono sostituibili lui no, ci ha lasciato qualcosa di non ripetibile". Veronica Pivetti, 55 anni, ricorda così con AGI Gigi Proietti, con cui ha lavorato nelle ultime tre stagioni de 'Il maresciallo Rocca', nei panni della maestra elementare Francesca Mariani con cui Proietti/Rocca convolava a nozze.
"Il mio rapporto con lui è stato da triplo salto carpiato, perché ho cominciato ad ammirarlo da ragazzina, quando mia mamma, pazza di lui me lo faceva vedere in bianco e nero sul primo canale Rai - ricorda - era il mio mito e sono arrivata a sposarlo in tv".
Pivetti analizza così il Proietti artista: "Era un attore che sapeva sposare la serietà professionale alla leggerezza, due aspetti che non collidono, anche se molti non sono in grado di accoppiarli - spiega- nel nostro mondo c'è molto snobismo, lui invece non è mai stato neanche minimamente snob e io che ho potuto godermelo da vicino mi ritengo molto fortunata".
Insieme, ricorda, si sono divertiti molto "perché quando hai vicino una persona così spiritosa diventa divertente anche prendere un caffè alla macchinetta. Era uno devoto alla commedia, tra noi due c'è stata da subito una grande sintonia sui tempi comici, e oggi spero che lui si sia divertito con me anche solo la metà di quanto abbia fatto io con lui".
Pivetti sottolinea la "disinvoltura e la normalità" che contraddistinguevano Proietti in scena "credo che insistere sulla sua normalità e la sua essenzialità significhi rivolgergli due grandi complimenti che Gigi apprezzerebbe".
Plaudendo alla proclamazione del lutto cittadino nel giorno del funerale di Proietti e alla decisione, a quanto si apprende, di allestire la camera ardente nonostante le limitazioni anti Covid, Pivetti osserva: "Detesto questo virus e l'avrei detestato ancora di più se avesse impedito il giusto omaggio ufficiale a un artista che culturalmente ha dato tantissimo alla sua città. Ci metteremo tutti in fila distanziati, forse sarà una fila che attraverserà tutta Roma, ma saluteremo Gigi come merita".