S ervirà tutta la magia del cinema per far sognare di nuovo gli italiani dopo l'epidemia di coronavirus. Sergio Mattarella rivolge un invito ad attori, registi, cineasti, 'riuniti' virtualmente per la cerimonia dei David di Donatello e sprona un settore duramente colpito a rialzarsi, con il necessario aiuto delle istituzioni, aiutando con la sua bellezza un Paese tramortito dai mesi sconvolgenti della pandemia.
"L’augurio – o, se vogliamo, il “sogno” – che vi affido è che la imminente e complessa fase di rinascita economica – così come accadde dopo la guerra, con i capolavori del neorealismo – sia accompagnata da una nuova esplosione di creatività, di cultura, di arte e di bellezza. Ne avvertiamo davvero il bisogno" fa notare il Capo dello Stato.
"Il cinema – come tanti grandi maestri italiani ci hanno insegnato – è l’arte del sogno" scrive il Presidente della Repubblica, in una lettera inviata alla Presidente dell’Accademia del Cinema Piera Detassis e letta dal conduttore Carlo Conti. "Un sogno che si realizza ogni volta, concretamente, con la collaborazione di tutta una filiera di professionalità – attori, registi, tecnici, sceneggiatori, pittori, scenografi, costumisti, musicisti e tanti altri – e che genera, a livello industriale, un notevole e importante indotto".
Ma quest'anno il sogno si è interrotto, l'epidemia ha colpito il Paese e fermato tutta la macchina degli spettacoli e delle arti, che avrà bisogno anche dell'aiuto pubblico per rimettersi in moto. La Costituzione "affida alla Repubblica il compito di promuovere lo sviluppo della cultura e di tutelare il nostro patrimonio storico e artistico"e dunque il Presidente rivolge senza mezzi termini la sua richiesta "alle istituzioni di operare per salvaguardare, concretamente, lavoro e patrimonio artistico".
Oltre a esprimere solidarietà per tutti i lavoratori dello spettacolo che stanno affrontando "sacrifici e pesanti difficoltà", Mattarella riconosce che "tutte le professioni, le arti e i mestieri che si nutrono e vivono di vicinanza, di prossimità, di contatto diretto tra le persone e con il pubblico sono oggi quelli più penalizzati dall’emergenza". La prova tangibile è proprio la cerimonia virtuale di stasera e l'impossibilità del Presidente della Repubblica di ospitare il tradizionale incontro con i candidati nei saloni del Quirinale.
Il Capo dello Stato dunque sprona a guardare avanti e chiede al cinema di accompagnare gli italiani in questo cammino con la sua creatività. "Per ricostruire il nostro Paese dopo la drammatica epidemia sarà necessario recuperare ispirazioni e, quindi, tornare a sognare e a far sognare", perché proprio questo è "il compito dell’arte, della creatività e degli artisti". Un compito svolto dal cinema già nel Dopoguerra, quando il Paese fu raccontato dal neorealismo prima e dalla commedia poi. E proprio stasera verrà premiata una delle più brillanti e pungenti protagoniste del cinema del boom italiano, Franca Valeri, a cui Mattarella ha voluto trasmettere "la riconoscenza di tutti gli italiani".