Addio vecchi fumetti, arrivano i Webtoon

gabriele fazio
Webtoon in Corea del Sud (Jung Yeon-Je/AFP)
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La mania che, come dimostrano i numeri offerti da un articolo di Quartz, è sempre più dilagante, parte dalla Corea del Sud intorno al 2003 quando il portale web coreano Daum, che offre di tutto, dalla messaggistica allo shopping, si inventa questo nuovo optional per i propri utenti.

Si tratta di un fumetto da “scrollare” sui propri dispositivi, una semplice e prevedibile evoluzione, niente di più, che però ha già conquistato il mercato e in un decennio è riuscita a mettersi alla pari all’interno del mercato con la declinazione cartacea del fumetto.

Agli albori il servizio era gratuito e ripagato da interruzioni pubblicitarie, un po' come la nostra tv generalista, ma presto, un po' come la nostra tv generalista, il prodotto interrotto dagli spot cominciava a stufare così anche i webtoon sono passati alla fase Netflix.

Il tramonto del Manga

Il paragone non è fatto a caso perché in pratica il meccanismo, lanciato nel 2013 dalla Lezhin Comics, è praticamente identico: si paga un abbonamento e si ha diritto ad una serie di titoli gratuiti e alcuni altri rilasciati a puntate, esattamente come una serie tv, esattamente come un fumetto da collezionare numero dopo numero.

E fu così che avvenne la svolta: i manga, prodotto venerato all’estero e diventato col passare della storia uno dei principali simboli della cultura orientale da questa parte dell’emisfero, risultano al momento schiacciati da questo successo.

I webtoon sfruttano la mania per la band coreane all’estero, il cosiddetto K-Pop che sta infrangendo tutti i record di ascolti, per conquistare il mercato globale. I risultati non sono tardati ad arrivare con numeri da restare a bocca aperta: entro il 2020 il mercato coreano dei webtoons, secondo la società di ricerca Digieco, sforerà gli 850 milioni di dollari.

Line Webtoon, la più importante piattaforma non coreana, ha già raccolto 50 milioni di utenti attivi (il 50% donne), pari a 15,5 miliardi di visualizzazioni al mese; la Lezhin Comics nel 2018 ha incassato, solo negli Stati Uniti, quasi 10 milioni di dollari, un aumento rispetto al 2017 del 65%.

Jun Koo Kim, il fondatore di Line Webtoon, ha affermato a Business Insider, che la formattazione dei fumetti in uno scroll infinito era intuitiva, soprattutto perché nei primi anni 2000 le persone leggevano le notizie online scorrendo sui loro computer. "Le persone che creano contenuti – spiega Jun Koo Kim - e consegnano contenuti dovrebbero sempre pensare in che modo gli utenti consumeranno i contenuti".

Sono tre finora i grandi classici offerti dal mondo Webtoon e che hanno portato al successo il nuovo formato: il primo si intitola “Lookism”, storia che racconta le avventure di uno studente di liceo che si sveglia un giorno scoprendo di avere due corpi, uno estremamente affascinante la sera e uno normale di giorno; un webtoon, dicono gli esperti, che ha permesso ad un’intera generazione di giovani coreani di confrontarsi con il problema, assai diffuso da quelle parti, degli standard di bellezza.

Il secondo si intitola “Le Avventure di Dio”, dove Dio è stato rivisitato in una versione molto più umana, quindi con problemi di alcool e autostima e che si diverte a creare il suo alter-ego Lucy (Lucifero) e ad utilizzare l’arcangelo Gabriele per spericolati esperimenti genetici. Se volete un riferimento andate a spulciarvi la figura di Gesù nel cartone animato “I Griffin”, più o meno siamo su quel livello di comicità tagliente, geniale e demenziale.

L’ultimo titolo si intitola “Ghost Wife”, storia di una studentessa del liceo che riesce a far innamorare un ragazzo perfetto: bello, simpatico, intelligente, amato dalla sua famiglia e dai suoi amici e che, soprattutto non vede l’ora di sposarla. Unico particolare: è un demone che mangia gatti.

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