P er scaramanzia non si dovrebbe dire, visto che manca ancora qualche giorno, ma per fortuna il 2017 non è stato il 2016. La mattina di Santo Stefano 2016 il mondo dello spettacolo si svegliava con la notizia della morte di George Michael, avvenuta poche ore prima per un'insufficienza cardiaca. Era l'ennesima stella che si spegneva in quello che sarà ricordato come l'annus horribilis iniziato con la morte - del tutto inattesa - di David Bowie. Una lunga sequela di lutti - da Prince a Leonard Cohen - che ha riguardato anche i protagonisti della storia recente, come Fidel Castro e Mohammed Alì.
Il 2017 è stato l'anno in cui abbiamo perso il cantante del Linkin Park, Chester Bennington, morto suicida il 20 luglio poche settimane dopo che un'altra star e suo grande amico. Chris Cornell cantante dei Soundgarden e degli Audioslave, si era tolto la vita. Ma è stato anche l'anno di icone della musica come Chuck Berry e Al Jarreau o del cinema, come Martin Landau e Roger Moore.
In Italia abbiamo pianto il linguista Tullio De Mauro; il mago dello Zecchino d'Oro, Cino Tortorella; il regista Pasquale Squitieri e l'attore Tomas Milian, noto al grande pubblico per 'Er Monnezza'.