L e note sono quelle ormai conosciute in tutto il mondo del tormentone estivo ‘Despacito’. Ma al posto del duo portoricano Luis Fonsi-Daddy Yankee (e delle forme sinuose dell’ex Miss Universo 2006 Zuleyka Rivera) ci sono quattro ragazzi omaniti. E’ la versione-parodia araba lanciata dal cantante Mohammad Al Munji accompagnato dal rapper Mohammad Al Adwani che in una settimana ha guadagnato oltre due milioni di visualizzazioni su YouTube e commenti a valanga sui social.
Nel video gli artisti puntano il dito contro l’alto costo delle doti nel loro Paese, sottolineando come le richieste esose dei genitori rendano difficile per i giovani omaniti sposarsi. Un tema delicato e molto sentito, anche se sta prendendo piede la consapevolezza del peso dei debiti che gravano sulla nuova coppia. Da qui il ritornello “li torturate”. “Perché mettete condizioni che ci spaccano la schiena? Avete dimenticato quanto fossero economiche le doti ai vostri tempi?”, si interroga al-Mungi, mentre le immagini lo mostrano che chiede la mano della sua bella.
Il padre di lei vuole che il pretendente abbia almeno un appartamento di proprietà e un auto, offra gioielli e paghi la dote. Richieste troppo esose che costringono i giovani a “rincorrere soldi e superficialità”, canta lui. Come ricorda il rapper al-Adwani, in arte Hanood, il matrimonio dovrebbe essere “semplice, semplice”: “lui voleva lei, si fidanzavano, i genitori dicevano sì, lei preparava la sua roba e si celebrava il suo arrivo nella sua nuova casa. E allora si sposavano e finalmente erano in pace. Lo vedi? è cosi semplice”. La parodia ha riscosso successo, e sulla questione si sono espressi diversi personaggi locali, come il presentatore sportivo Jamal al-Husni, che ha parlato di “bella idea e nobile messaggio”.
Entusiasta anche Buthaina Bulushi, volto della televisione omanita, che l’ha condiviso applaudendo l’iniziativa.