AGI - Un omaggio alla figura iconica di Ahmad Jamal, tra i pianisti più amati da Miles Davis e tra i maggiori innovatori della scena jazz del dopoguerra per il suo personalissimo utilizzo dei tasti d'avorio. È quanto porterà in scena il trio di Roberto Tarenzi al Charity Café di Roma venerdì 27 gennaio, eseguendo brani di Frederick Russell Jones - questo il suo nome prima della conversione all'Islam nel 1952 - e cercando di catturarne lo spirito.
Inizialmente sottovalutato dalla critica, Jamal vide la sua fama crescere in età matura, grazie a uno stile che si differenziava non poco da quello dei grandi pianisti bebop degli anni '50. Il suo tocco raffinato, leggero e decisamente più asciutto divenne il suo tratto distintivo, tanto da attrarre l'attenzione del grande Miles Davis e influenzare lo stile del primo quintetto del trombettista, a partire dalla gestione delle dinamiche.
Roberto Tarenzi è attivo dalla meta' degli anni '90 e ha suonato con molti grandi del jazz come David Liebman, Max Roach, Bobby Watson, Bob Brookmeyer, David Murray, Eddie Daniels, David Raksin, Franco Cerri, Enrico Rava e Franco Ambrosetti. Nel 2006, quando si trasferì per un breve periodo a New York, è stato finalista nel prestigioso "Thelonious Monk International Piano Competition 2006" e si esibi' a Washington davanti a una giuria presieduta dal leggendario Herbie Hancock.
Trasferitosi a Roma nel 2008, Tarenzi ha iniziato una intensa collaborazione con Stefano DiBattista e Rosario Giuliani, oltre a lavorare con Roberto Gatto, Maurizio Giammarco, Dario Deidda, Fabio Zeppetella, Fabrizio Bosso, Max Ionata, Gino Paoli, compiendo tourne'e in tutta Europa, Stati Uniti, Giappone.