AGI - L’episodio più raccontato, tramandato e famigerato della storia e della vita dei Doors, il gruppo musicale rock statunitense fondato a Venice Beach nel 1965 da Jim Morrison, Robby Krieger, Ray Manzarek e John Densmore, scioltosi definitivamente nel 1973, due anni dopo la morte di Jim Morrison, “non è mai accaduto”. Parola del chitarrista del quartetto, Robby Krieger, che ha pubblicato un libro in cui smentisce le storie sul gruppo, rispolvera la personalità di Jim Morrison e dettaglia la storia di una rock band da capogiro. Di cosa si tratta?
Vox populi, vuole che Morrison si fosse aperto la cerniera dei pantaloni in un concerto a Miami nel 1969 e simulato di masturbarsi mentre si inginocchiava e mimava movimenti interpretati come rappresentativi della fellatio”. Dopo quell’esibizione “quindici dei loro concerti furono cancellati, smisero di guadagnare un milione di dollari, le loro canzoni furono bandite da molte radio americane e Jim Morrison, il loro leader, fu condannato a sei mesi di prigione, che schivò con il pagamento con una cauzione di $ 50.000”, rievoca il quotidiano. La sua carriera è stata segnata e i Doors non si sono più ripresi, racconta il Paìs. Ma oggi Robby Krieger smentisce: "Non è successo affatto”.
Krieger è stato l'ultimo a unirsi ai Doors, mesi dopo che Jim Morrison (voce) e Ray Manzarek (tastiere) hanno formato la band a Los Angeles e poi si è unito John Densmore (batteria). "All'inizio non mi piaceva per niente. Poi ho capito che erano così diversi da qualsiasi altra cosa che era difficile adattarsi al loro stile”, racconta il chitarrista, entrato nel gruppo appena in tempo per registrare e partecipare alla composizione sin dal primo album, The Doors (1967).
E ricorda: “Da principio, quando con Jim scrivevamo canzoni a casa dei miei genitori, c’è stato un momento meraviglioso, indimenticabile. Abbiamo sperimentato l'Lsd e non ci sono stati problemi. Ma poi Jim ha iniziato a bere e siamo entrati in un clima pazzesco. Se era sobrio era la persona più gentile del mondo. Il problema era quando beveva, e beveva molto. Si stava trasformando. Era il ragazzo più pazzo che abbia mai incontrato, senza dubbio".
Sul Krieger era quasi sempre alla sinistra di Morrison, suonava senza plettro. Il giornale scrive anche che le esibizioni dei Doors “sono diventate una calamita per le risse”. Gli spettatori si sono abituati a strappare i sedili e lanciarli sul palco, ci sono state invasioni sollecitate dallo stesso Morrison e molte volte la polizia è salita sul palco per fermare il concerto e arrestare qualcuno.
Ma quel 1 marzo ‘69 a Miami non ci fu nemmeno il lancio d’una sedia perché erano state tolte. Secondo Krieger ad aver contribuito alle bugie su Morrison e alla sua cattiva reputazione è stato il film The Doors di Oliver Stone, perché se da un lato gli ha fatto pubblicità dall’altro gli ha alienato le simpatie di una parte ampia del pubblico.
La vita di Jim Morrison è stata tutt’altro che semplice e Krieger confessa una cosa dolorosa: d’aver provato sollievo per lui dopo la sua morte, perché “penso che fosse davvero quello che voleva per sé”. Morrison è deceduto il 3 luglio 1971. Le motivazioni ufficiali parlarono d’infarto, ma il sospetto era un’overdose d’eroina.