AGI - Bob Dylan si scusa. Con i suoi fan e con i lettori del suo nuovo libro, "The Philosophy of Modern Song", di cui ha firmato un’edizione limitata di 900 copie, vendute per questo motivo a un prezzo maggiorato pari a 600 dollari dal proprio editore, Simon & Schuster. Firme però ritenute dai fan non autentiche, bensì riprodotte in maniera meccanica.
Dylan si scusa e lo fa con un’inedita dichiarazione, rivela il Washington Post: “Usare una macchina è stato un vero e proprio errore e voglio subito rimediare immediatamente. Sto lavorando con Simon & Schuster e i miei collaboratori per raggiungere questo risultato”.
Ma nel post su Facebook Dylan svela un altro particolare di sé nella dichiarazione di scuse: “Sono stato informato che c'è qualche controversia sulle firme su alcune delle mie recenti copie del disco, ho però firmato a mano ogni riproduzione discografica nel corso degli anni e non c'è mai stato un problema", si legge nel testo, “tuttavia, – aggiunge il cantautore, rivelando al tempo stesso un fatto di sé non ancora conosciuto – nel 2019 ho avuto delle brutte vertigini che si sono protratte per tutti gli anni della pandemia. Ora mi è necessario almeno un gruppo di cinque persone per aiutarmi a realizzare questi autografi, ma non siamo riusciti a trovare un modo sicuro e praticabile per completare ciò che dovevo fare mentre il virus imperversava. Così, durante la pandemia, è stato impossibile firmare qualsiasi cosa e le vertigini non hanno aiutato. Perciò con le scadenze contrattuali che incombevano, mi è stata suggerita l'idea di utilizzare una scrittura automatica, e mi è stato assicurato che questo genere di cose si fanno 'sempre' nel mondo dell'arte e della letteratura” ma “usare una macchina è stato un errore”, ribadisce il concetto il folk singer che ha ricevuto il Nobel della letteratura nel 2016 per il valore poetico dei testi delle sue canzoni.
I fan che dei propri idoli conoscono tutto per filo e per segno nei minimi particolari, però non perdonano: “Sospettosi – chiosa il giornale – hanno iniziato a confrontare le loro copie autografate sui social media, solo per notare che tutte le firme sembravano esattamente uguali - una vera impresa se lo stesso Dylan avesse effettivamente firmato tutte le circa 900 copie segnalate”.
Già l’editore si era subito scusato rendendosi disponibile a risarcire gli acquirenti delle copie del libro falsamente autografate. Quanto al cantautore, si è salvato in corner, scrive il Post: “Raramente l’artista si è spiegato o ha affrontato le cosiddette controversie in modo così diretto. Camuffarsi e sviare tutti è sempre stato un lato forte del suo carattere ma adesso, per molti dei suoi fan, queste scuse in diretta sono una testimonianza della sua sincerità”.
Il leggendario Dylan – al secolo Robert Allen Zimmerman – è stato infatti sempre ritenuto “leggendariamente imperscrutabile”.