AGI - Il quarto live di X Factor è quello degli inediti o, come si traduce nella nostra mente, funerale discografico con i morti presenti, un trailer del prossimo Sanremo Giovani. A tal proposito la puntata la apre, a sorpresa, Alessandro Cattelan, che si, la Michielin brava eh, ma vederlo lì, su quel palco, di giovedì sera, ci da la sensazione che il puzzle sia completo.
Durante lo show, prima che torni sul palco per promuovere il suo spettacolo teatrale (eh figuriamoci), la regia lo inserisce silente in piccoli fegatini nel backstage o tra il pubblico, esattamente come un fantasma che infesta una casa, pur essendone felici ci sfugge il significato di questa ospitata, qualcuno lo ha chiamato e gli ha detto “Oh Ale, vieni alla festa di addio? Dai, una comparsata prima che chiudiamo!”, oppure qualcuno lo ha chiamato e gli ha detto “Vedi se ti va bene come abbiamo ridipinto il camerino”.
La classifica dei più votati vede in testa i Santi Francesi, confermandosi così i netti favoriti alla vittoria finale, è evidente che arrivano forte e chiaro al pubblico e il fatto che siano bravi di certo aiuta; seconda posizione per Beatrice Quinta, personaggio imprescindibile della trama di questa edizione; segue poi Linda, anche lei arrivata fuori già dalle selezioni.
Sorprende il penultimo posto dei Tropea, forse però effettivamente un po' troppo per un pubblico televisivo; sorprende molto meno l’ultimo posto di Joelle, che non ha mai veramente ingranato. Eppure la band finisce al ballottaggio con Lucrezia e, un po' a sorpresa, la battono.
Un’esclusione decisamente immeritata, il suo è uno dei migliori inediti, ma siamo sicuri che ne risentiremo parlare, certamente per la frecciatina finale a Fedez, reo di aver mosso una critica alla produzione della sua canzone: “Il fatto che noi sappiamo reggere alle botte da questa parte – dice la ragazza, visibilmente alterata per il risultato delle votazioni - non vi autorizza a darle dalla vostra” Sbem!
Beatrice Quinta – “Se$$o” – Voto 6,5: Vestita come una Catwoman brilloccia, propone lo stesso inedito portato in fase di selezione; un brano discretamente cafone ma tremendamente efficace. Lei poi è simpaticissima, fa tenerezza la sua interpretazione della pop star, X Factor prova settimana dopo settimana a renderla più personaggio di quella che è, non capendo che la sua forza risiede proprio in quegli occhi meravigliati dall’avventura che sta vivendo. Se non ci fosse bisognerebbe inventarla.
Tropea – “Cringe Inferno” – Voto 8: Nel video introduttivo spiegano che “Cringe Inferno” parla di quella sensazione che si prova quando ci si trova a fare una cosa nella quale non ti senti a tuo agio; tipo un talent? Non ci stupisce che il loro sia il brano più strutturato, meglio scritto, con un carattere nettamente superiore, che non si riferisce a niente che strizzi l’occhio al mercato. L’impronta è cantautorale, forse troppo complessa per il pubblico televisivo che perde l’attenzione dopo 7 secondi netti; per dire, non c’è una sola tra le persone sedute al tavolo dei giudici che sarebbe mai capace di concepire una canzone come “Cringe Inferno”.
Linda – “Fiori sui balconi” – Voto 6,5: Brano convincente finché l’atmosfera poetica non viene rotta dal ritmato del ritornello, che entra totalmente a casaccio. Lei interpreta con solito gusto e delicatezza, sta dentro il pezzo, sale con i toni quando serve, tutto corretto; ma, fossimo in un tribunale, la imputeremmo per tentata hit. Che non è hit. Commovente il momento in cui si lascia andare, braccia larghe, sotto una pioggia di forfora, che comunque è una problematica che duole a tanti, tipo tutti quelli accanto a noi sul tram.
Santi Francesi – “Non è così male” – Voto 6: A noi piacciono i Santi Francesi che stanno sul palco di X Factor come se stessero al clubbino in fondo alla strada, i Santi Francesi che stanno sul palco di X Factor come se stessero a Sanremo Giovani ci convincono meno. Detto ciò, loro portano avanti un progetto vero, facilmente identificabile, con carattere e professionalità, il brano è corretto, strutturato, godibilissimo, solo l’impressione è che non affondi mai la lama, ma si ascolta piacevolmente. Purtroppo, niente di più. Poi, chiaramente, dinanzi ai gusti del pubblico, della maggioranza televotante, noi, come sempre, alziamo le braccia e ci importa pressoché nulla; ma stavolta possiamo dirci d’accordo.
Lucrezia – “Molecole” – Voto 7,5: La Lucrezia che canta “Molecole” è esattamente quella che ci è piaciuta tanto in fase di selezione, quella che in quelle settimane si è anche ritagliata un posto nella classifica Viral Italia di Spotify (buttalo via!) e anche quella che Ambra ha cercato in tutti i modi di distruggere con assegnazioni un po' troppo azzardate. È un brano che funziona maledettamente bene, così onesto, anche nei passaggi più teen, così ben scritto, in modo evidentemente e meravigliosamente spontaneo e inconsapevole, ricco di intuizioni mai fini a se stesse. Brava.
Omini – “Matto” – Voto 8: Pur sentendosi molto forte la mano di Andrea Appino, tanto che è inevitabile provare ad immaginare come lo suonerebbero gli Zen Circus, questi tre ragazzini sono stati splendidi a ritagliarsi addosso il pezzo, con follia, appunto, e spregiudicatezza. Da giovinastri veri, che stanno lì e fanno questo, fossero stati altrove avrebbero fatto lo stesso questo, perché si stradivertono, con quella sana dose di menefreghismo, di distacco, che forse li fa sembrare ancora più centrati nel loro progetto. Se fuori da X Factor riescono a dar continuità a questo stile, che quando qualcuno prova a praticarlo in Italia viene fuori “Viola”, una roba imbarazzante manco a farlo apposta firmata da Fedez, allora potrebbero dire qualcosa di discograficamente sensato.
Joelle – “Sopravvissuti” – Voto 4,5: Non ricordiamo se avevamo tutti questi peli bianchi prima dell’inizio dell’esibizione. Volevamo concentrarci sul brano ma il cervello ci ha suggerito, piuttosto che memorizzare questo brano, di far spazio alla formazione dell’Udinese di Spalletti, al settimo capitolo della biografia di Suor Germana, a tutti i cognomi con la lettera T delle pagine gialle del ’91 e tutta la sceneggiatura de “La dottoressa del distretto militare”, che a nostro modesto parere ha anche un suo perché intellettuale. Si salva al ballottaggio, evidentemente ha tanti cugini.
Disco Club Paradiso – “DCP” – Voto 6,5: Una delle cose più fastidiose della storia della musica sono le canzoni che invitano furiosamente a ballare, perché poi magari a te non va e ti ritrovi coinvolto in una cosa che proprio non ti va, lo definiremmo Cringe Inferno; comunque quella di questa sera è senza alcun dubbio la loro migliore esibizione, la loro energia sembra incanalarsi in un qualcosa di sensato e, ma si, anche significativo. Bisogna ammettere che è una bellissima sensazione, goduriosa, rigenerante, mistica, non avere quella voglia, finita la loro esibizione, di aspettarli fuori dagli studi con una spranga di ferro. Finalmente.
Francesca Michielin – Voto 9: La migliore novità della stagione, di gran lunga, si comporta come se avesse piantato lei tutti i singoli chiodi per montare il palco. Grande intuizione.
I Giudici (s.v.)
Non essendoci assegnazioni, non potendosi sbilanciare sulle esibizioni degli altrui concorrenti, si limitano al commento, avendo a che fare con inediti, sempre ovviamente strapositivo. Colpisce la canotta verde fluo di Fedez che sembra Cecco il fornaio al gay pride; coordinato l’amico Dargen D’Amico vestito con un completo dalla fantasia che ricorda quando il monitor del computer va a quel paese e diventa tutto verde. Piuttosto impalpabile Rkomi, decisamente più tosta Ambra, che in realtà sembra l’unica a sentirsi anche questa sera in gara.