AGI - Il primo live della sedicesima edizione di X Factor comincia con il solito pomposo esplosivo gioco di luci, roba che in questo determinato periodo storico, più che entusiasmo e hype, ti fa pensare “Chissà che bollette che pagano”.
Un’emozionata Francesca Michielin ricorda emozionata dieci anni prima, quando il suo percorso è partito proprio da quel palco, dove oggi debutta come conduttrice. Pronti a Lorenzo Licitra che presenta il Grande Fratello Vip?
Nuova conduttrice dunque, nuova giuria, formata da Ambra Angiolini, Dargen D’amico, Rkomi e Fedez, chiamato a salvare una nave che comincia a sentire gli acciacchi delle edizioni sul groppone.
Forse sarebbe servita qualche idea in più per vivacizzare la liturgia del talent, perché 16 anni sono proprio tanti; lo show infatti sta perdendo quella sensazione di evento che aveva un tempo, anzi, chi non possiede un account Twitter probabilmente non sa nemmeno di cosa stiamo parlando.
Omini – Voto 6,5: Affrontano lo show con una sanissima spregiudicatezza, la stessa di quando noi ci lanciamo nell’ordinare una pizza con i peperoni. Eroi. Noi. Non gli Omini. Con questo rock semplice e ad alto tasso di schitarramento (stasera si sono buttati sul classicone “Hey Ho, Let's Go” dei Ramones) navigano in zona “Ti piace vincere facile?”, l’impressione è che questo sono e questo faranno. E tutto sommato ci va bene, nonostante vestiti in quel modo di bianco ci inquietino più del cattivo di “Funny Games”, sono divertenti, anzi, noi li avremmo messi in scaletta più tardi, quando servirà qualcosa che dia la scossa.
Iako – Voto 4,5: Molto fumo, niente arrosto. Pur apprezzando il genere di idea che intende proporre, questa “Un’estate fa” vocalmente è andata male, Fedez gli dice: “Tu le sfiori le note”, che forse è un modo gentile per dire che non le ha beccate tutte tutte. Nell’intervista prima di entrare sul palco sostiene di aver vissuto a Londra e di aver fatto, citiamo, “Lavori legati alla musica”, che senza una specifica fa venire la curiosità; per dire, uno che spilla birre in un locale che fa pianobar può definirsi all’interno dell’ingranaggio dello showbiz musicale? Secondo noi si, anzi, faremmo a meno di molti cantanti ma non dei nostri barman. Una Ipa media, grazie.
Disco Club Paradiso – Voto 5: La loro versione di “Stand By Me” non è affatto entusiasmante, sono ovviamente una delle narrazioni più interessanti nel cast di questa edizione dello show, rappresentano “la linea comica” di X Factor (gli amanti di “Boris” l’avranno capita, gli altri non se la meritano); per chi apprezza ovviamente. Si guardano con piacevolezza, fanno festa, perfetti per matrimoni, battesimi e cresime. Prezzi modici. Chiamare ore pasti.
Lucrezia – Voto 5,5: Per Ambra è una “ninja bionda” che nella sua squadra è l’elemento che deve creare “caos emotivo”…ci cola sangue dal naso solo a riflettere sul concetto. “Can't Take My Eyes off You” è forse il brano più tirato per le orecchie verso qualsiasi genere musicale partorito da mente umana, lei lo propone voce e pianoforte, in maniera corretta ma liscia, in tutta onestà dimenticabile. Se uno è vagamente intonato, sa strimpellare il pianoforte e si è buttato giù un paio di bicchieri, questa esibizione se la può tranquillamente fare a casa da solo. Rimandata al ballottaggio. Giusto. Lo vince contro Siffredi, suo compagno di roster. Sbagliato. Perlomeno stasera.
Matteo Orsi – Voto 5: La quota Michele Bravi di questa edizione, alle prese con “Il posto più freddo”, piccola grande perla firmata Niccolò Contessa, esagera con l’interpretazione, ci mette talmente tanta roba dentro che alla fine non arriva nulla. Non una parola, non un’emozione, tutto confuso, caldo ma sfocato. No.
Dadà – Voto 8: Chiaramente propone un mashup (preparatevi perché in queste settimane sentiremo questa parole molte volte, ben oltre il limite di sopportazione). A ‘sto giro tocca a Renato Carosone e i Dengue Dengue Dengue, quel che viene fuori è intrigante, sensato, piacevolissimo. Finché non la odieremo, la ameremo; come accade nelle più intense storie d’amore.
Linda – Voto 8,5: “Escluso il cane” di Rino Gaetano è una bomba che può facilmente esplodere in mano; Linda, a prescindere dal fatto che la domina cantandola molto bene, restituendo una disperazione del tutto diversa da quella del cantautore calabrese, è assolutamente ipnotica, non si riesce a toglierle gli occhi di dosso. Se l’X Factor è quell’aura inspiegabile che si portano appresso gli artisti quando sono artisti veramente, Linda ce l’ha.
Matteo Siffredi – Voto 9: Sinceramente la più grande sorpresa della serata, costruisce una versione di “Ancora, ancora, ancora” meravigliosamente contemporanea e la accarezza con questi sospiri che sembrano dover esplodere da un momento all’altro. Non ha fatto suo il brano, lo ha eseguito con carattere e professionalità. Chapeau. È vero, non era il concorrente più atteso dei live ma stasera è stato certamente tra i migliori. Lo guardiamo lasciare le scene come la bambina di Banksy il palloncino rosso a forma di cuore.
Santi Francesi – Voto 8,5: Semplicemente perfetti. Non solo in questa esibizione, inutile fermarsi sul dettaglio; un duo con la potenza di un’orchestra, la capacità di portare nel proprio mondo, con un’elasticità disarmante, qualsiasi genere e un frontman con il carisma magnetico di un pornoattore anni ‘70. Quando parte il tour?
Beatrice Quinta – Voto 6,5: Più trash di un capodanno di Canale 5, Beatrice Quinta è una meravigliosa performer pop, i primi venti secondi della sua esibizione ti sembrano la parodia di uno show agli Mtv Award, poi continuano a sembrarti una parodia ma ti accorgi che fa sul serio, e che fa bene a fare sul serio perché tutto è autentico nell’essere evidentemente plastificato. Brava.
Joëlle – Voto 5: La scelta di cantare Avril Lavigne è decisamente azzardata, perché è difficile uscire da quel mondo lì. Dalla sua ha un’ottima presenza, si divora le telecamere e canta anche bene. Ma si tratta di un’esibizione troppo liscia, il suo passaggio al turno successivo ha del miracoloso, ma una seconda chance gliela diamo volentieri.
Tropea – Voto 8,5: Versione esplosiva di “Asilo Republic”, uno degli innumerevoli capolavori nascosti nella discografia di Vasco. E ce lo portano qui, oggi, questo pezzo di Vasco, prendono il suo rock e lo glassano con questa produzione contemporanea ma senza manierismi tech. Sono il progetto più centrato coinvolto in questa edizione e lo hanno dimostrato sul campo.
Francesca Michielin – Voto 7: Favolosa nel look, presenza rassicurante e credibile, qualcuno gli deve aver detto che i giovini usano molto il termine “rega”, per cui ritorna in maniera ossessiva manco stesse andando in onda un dopo cena alcolico de Lo Stato Sociale. Dichiara fuori moda gli haters, ci sta, ma 178esimo “rega” buttato lì senza senso cominciamo a comprendere le loro posizioni. Non siamo in zona Cattelan, e ci mancherebbe, lei di mestiere canta, ma siamo ben al di sopra della zona Tersigni. Che comunque “rega” non lo diceva.
Fedez – Voto 6,5: Vestito come una Big Bubble, si fa forte della propria esperienza, ma alla fine le prende e forti dall’amico Dargen D’Amico. È comunque un colosso che crea traffico social, come avere seduta al tavolo dei giudici la Coca-Cola per intenderci, e il giudice di X Factor resta la cosa che gli riesce meglio.
Ambra – Voto 7: Dolce quanto basta, ma capace di tirare fuori le unghie e mettersi tutti e tre i maschietti in saccoccia quando gli pare e piace; infatti non toglie mai l’occasione e quando graffia affonda nella carne. Se e quanto sia esperta di musica in un programma televisivo, facciamocene una ragione, conta poco; però magari potrebbe contare, e tanto, la sua grande esperienza televisiva, utile per spiegare i vari progetti al pubblico, nell’avere i giusti tempi di intervento, per difendere i propri ragazzi quando sarà il tempo. Insomma, una scelta azzeccata. Il primo ballottaggio finale della stagione vede protagonisti due dei suoi artisti e non sono assolutamente i peggiori.
Dargen D’Amico – Voto 7,5: Sembra l’unico che ha capito il gioco e anche in cosa consiste il ruolo dei giudici, che non devono costruire la narrazione, anzi, al contrario, la devono smontare, devono fare trama, litigare, discutere, essere severi e divisivi, tra di loro e con il pubblico. Gioca, provoca gratuitamente, spara frasi a casaccio, ottima televisione in pratica.
Rkomi 5,5: Timido, evanescente, una cosa che a molti a quanto pare, crea una certa tenerezza, noi ci addormentiamo. Ma magari deve solo prendere le misure.