AGI - Ha esordito nel mondo discografico nel 1962 cantando “Andavo a cento all’ora” e a 77 anni non ha ancora rallentato, riuscendo ad imporsi anche in un mondo che allora non esisteva: quello dei social media.
Gianni Morandi domina la classifica compilata da DeRev, società di strategia, comunicazione e marketing digitale, che - a pochi giorni dall’inizio della 72esima edizione del festival di Saremo - ha indagato quali dei cantanti in gara potrebbero essere avvantaggiati nella competizione grazie al seguito che hanno saputo costruirsi sulle piattaforme social.
L’analisi, condotta dal DeRev Lab, reparto interno di Ricerca & Sviluppo, ha preso in considerazione una serie di indicatori tra i quali il numero di follower, la crescita media settimanale nel corso dell’ultimo anno, l’engagement medio (definito come il numero medio di interazioni sui post di un profilo in rapporto al numero di follower, sia per giorno che per singolo post) ed estratto la classifica finale grazie ad un algoritmo in grado di equilibrare i dati rilevati, come il numero di follower con la capacità dell’artista di saperli coinvolgere e fidelizzare.
Per questo, Gianni Morandi guida la lista anche se la sua fan base, 4 milioni e mezzo di follower complessivi tra tutte le piattaforme analizzate (Facebook, Instagram, Twitter e TikTok), non è la più grande in assoluto, ma la terza dopo la schiacciante community di Emma Marrone (quasi 12 milioni di follower complessivi) e quella di Elisa (di appena superiore a quella di Morandi).
A consentire lo scatto, c’è un lavoro certosino del cantante di Monghidoro che ha certamente i suoi follower più fedeli su Facebook (il 67,7% dei fan sono lì dove, pure, l’età media degli utenti è di circa 55 anni), ma che riesce a presidiare bene anche piattaforme più giovani come Instagram e TikTok. Un’alchimia che non è riuscita agli altri due big dalla lunga carriera che saliranno sul palco dell’Ariston: Massimo Ranieri e Iva Zanicchi. Entrambi hanno un’esigua fan base (462mila follower, il primo; 328mila la seconda), ma riescono a superare giovani e giovanissimi, come Sangiovanni, Matteo Romano, Tananai e Yuman, grazie al livello di coinvolgimento che le loro storiche community sono abituate a mostrare.
“Per stimare un effetto social su Sanremo - ha spiegato il CEO di DeRev, Roberto Esposito - dobbiamo tenere in considerazione diverse variabili. Non è immaginabile che ciascun follower si trasformi automaticamente in un votante, ma quanto è accaduto l’anno scorso, quando Chiara Ferragni spinse il marito dando una mano al suo posizionamento finale con una grandissima campagna social, ci dice che queste community possono essere senza dubbio una risorsa, a patto di averla saputa attivare.
Stupisce, infatti, che molti cantanti in gara non abbiano investito nella relazione continua con i loro fan. In molti si limitano a pochissimi post al mese e in pochi hanno capito che le persone si affezionano di più se li fai entrare un po’ nella tua vita: sui social non funzionano sempre e solo foto patinate, ma anche tanta umanità”.
Tra le giovani generazioni, chi è riuscito di più nell’impresa di costruirsi una community di rilievo (oltre 1 milione di follower) in poco tempo, ottenendo anche il secondo tasso di engagement tra tutti (1,77% che segue il 2,67% de La Rappresentante di Lista, dotata però di appena 148mila follower), è Blanco.
Il fatto che gareggerà con Mahmood, altro artista singolarmente ben messo con oltre 2 milioni di follower, lo avvantaggia e rafforza al terzo posto (che avrebbe conquistato anche da solo) tra chi potrebbe sparigliare le carte con il televoto. Tra Morandi e la coppia Blanco-Mahmood si infila Emma Marrone che, pur totalizzando lo stesso DeRev score del duo, li fagocita con la sua fan base.
“È lei la regina dei follower - fa notare Esposito - se riesce a mobilitarli, potrebbe generare un forte impatto. Il suo stile comunicativo, però, è molto diverso da quello dei Ferragnez e alcuni suoi profili social (la pagina Facebook ufficiale, in particolare) sono gestiti del tutto o in parte dalla casa discografica.
Questo le porta via il fattore autenticità che tanto piace agli utenti social e che concede, invece, nelle story di Instagram. C’è da dire che Emma ha fatto una scelta interessante portando con sé Francesca Michielin come direttore d’orchestra: conteranno, infatti, anche tutti gli endorsement espliciti o impliciti che avranno l’effetto di chiamare a raccolta i follower degli amici.
Pensiamo anche a Lorenzo Cherubini che ha firmato il brano di Morandi, o all’amicizia dei Ferragnez con Michele Bravi e Achille Lauro. Una discesa in campo dei big dei social potrebbe fare la differenza non tanto per la vittoria finale, quanto per l’ingresso nella rosa dei tre finalisti.
Dietro al tridente del podio - Morandi, Marrone, Blanco/Mahmood - ci sono da tenere d’occhio Achille Lauro ed Elisa. Entrambi sono trasversalmente noti e piuttosto attivi.
Da citare, infine, le performance di Irama e Sangiovanni su TikTok: sono loro ad avere le community più ampie sul social media dei giovanissimi, utenti abituati al televoto grazie a programmi come Amici di Maria de Filippi, ma chissà quanto lontani da Sanremo.
“Oltre gli aspetti di condizionamento della gara - conclude Esposito - vedremo chi saprà capitalizzare meglio l’esposizione offerta dal Festival. I social media sono in grado di generare un significativo impatto commerciale e molti degli artisti in gara sono già abituati a collaborare con brand attraverso contenuti sponsorizzati rivolti ai propri follower. La partecipazione a Sanremo è notoriamente un amplificatore potente del valore commerciale, non solo del cantante ma anche del potenziale influencer”.