AGI - Un Gianni Morandi come al solito molto carico, stamattina ha parlato con i giornalisti collegati da remoto dal palco del Teatro Duse della sua Bologna, dove stasera recupererà uno degli otto concerti del tour interrotti causa restrizioni Covid.
L'argomento principale è stato naturalmente il Festival di Sanremo, dove Morandi torna in gara con "Apri tutte le porte", brano scritto per lui ad hoc da Jovanotti. "Per me Sanremo è un palco importante - dice - l'ho visto in tutte le forme. Per me è un ricominciare, ributtarmi nella mischia, nella musica, dopo tanto tempo. Sanremo mi fa tornare bambino, quando vidi Modugno cantare "Volare" e mi venne la voglia di fare questo mestiere. Mi fa piacere tornarci con una specie di scossa, di emozione, non è la stessa cosa fare l'ospite, si vive la gara, mi piace".
Un concetto che ci tiene a ribadire più volte, specie in virtù della sua esperienza come direttore artistico della kermesse: "Quando ho fatto il direttore artistico ho pregato quasi in ginocchio Vecchioni, poi portai Dalla e Battiato. Oggi tutti si sono resi conto che è una piattaforma importantissima ed è meglio in gara! Sanremo è importante, merita attenzione, io preferisco essere in gara che come ospite, poi succeda quello che succeda, che potrebbe cambiare? Sanremo resta Sanremo e tu rimani tu, una volta se andava male era un dramma, pensavi che non facevi più serateoggi è diverso, anche se arrivi ultimo resta un episodio".
Fervono i preparativi al nuovo debutto sul palco: "Io credo che la tremarella possa venire anche a uno come me che ne ha viste di cotte e di crude. Già adesso mi sento agitato - dice - Sanremo è così, forse per i ragazzi piu' giovani lo sentono di meno, io proprio perché ho visto tante cose so che quello è un momento importante. Mi sto preparando cantando molte volte la canzone, perche' ha dei meccanismi, dei ritmi interni, delle parole che si incrociano tra loro, quindi voglio essere ben padrone della canzone".
La sorpresa della mattinata è l'intervento di Jovanotti, chiamato direttamente da Morandi dal proprio telefono, lo stesso telefono che solo qualche giorno fa ha rischiato di farlo eliminare dopo la pubblicazione di un consistente stralcio di canzone sui propri canali social. Pare che il rapporto tra Lorenzo Cherubini e Gianni Morandi sia nato proprio in seguito all'incidente che il cantante di Monghidoro ha subito lo scorso 11 marzo nella sua campagna, quando bruciando delle sterpaglie si è provocato diverse gravi ustioni; proprio di risposta a quell'evento, che, come conferma Morandi, poteva finire in dramma, Jovanotti ha pensato di "regalargli" "L'allegria", la loro prima felice collaborazione.
Poi l'idea del Festival: Morandi chiama Jovanotti perché ha pensato a lui come autore di un pezzo da presentare ad Amadeus, che una volta ricevuto ha risposto con entusiasmo. "E non era scontato - racconta Jovanotti - ma poi ci siamo detti con Gianni: 'Ora dobbiamo andarci davvero'".
"Senza l'incidente Lorenzo non mi avrebbe chiamato e forse non sarebbe nata l'idea di Sanremo" conferma infatti Morandi, che viene stuzzicato dalla stampa anche su temi di forte attualita' come la prossima elezione del Presidente della Repubblica, sulla quale prende una posizione decisa: "A me una donna al Quirinale non dispiacerebbe per niente, sarebbe una bellissima scelta. L'hanno dimostrato donne alle quali sono stati dati ruoli importanti, come la Thatcher, la Merkel, la von der Leyen, diamo una possibilità alle donne che fanno sempre le cose bene!".
E poi anche sulle nuove restrizioni che, come gia' successo in passato, colpiscono in particolare il mondo della cultura: "Con il Green Pass e la mascherina Ffp2, se si può andare al cinema e al teatro è già un gran bel passo, vedremo cosa succederà questa estate", nessun dubbio invece sulla campagna vaccinale: "Deve continuare perché è utile".