M usica, tradimenti, look iconici, pigmalioni celebri, morti tragiche e pure l’inevitabile reality show, l’Isola dei Famosi da cui nel 2016 si è fatta tentare Marina Occhiena, la bionda e fino a ieri “reproba” dei Ricchi e Poveri.
Sarà pure una reunion che celebra i cinquant’anni de “La prima cosa bella” hit del mitico gruppo ligure che a colpi di ritornelli-tormentoni tipo “Che sarà, che sarà della mia vita chi lo saaa” ha fatto cantare tutta l’Italia.
Ma il 5 febbraio, nella seconda serata del Festival di Sanremo, l’esibizione della formazione originale faticosamente ripristinata dal manager Danilo Mancuso (pare che per rimettere in piedi il quartetto per un progetto speciale che verrà svelato proprio nell’ospitata a Sanremo ci sia voluto un anno di trattative) si presterà a parecchie letture, la più banale delle quali sarà capire come sono diventati oggi i quattro, che anagraficamente parlando sono un po’ i Rolling Stones de noantri.
I componenti del gruppo e la rottura
Il “baffo” Franco Gatti ha 77 anni, Angelo Sotgiu, il famoso “biondo” ne ha 73 anni e sono di poco più giovani le donne che qualche decennio fa hanno dato vita a due squadroni di italiche fantasie erotiche: “la brunetta” Angela Brambati ha 72 anni e va per i 70 (il prossimo marzo) pure Marina Occhiena, “la bionda” .
Attualmente ridotto a duetto Sotgiu-Brambati, il gruppo al Festival ritornerà magicamente alla formazione originale con il rientro di Gatti, ritiratosi nel 2016, provato dalla tragica morte di suo figlio Alessio (tre anni prima alla vigilia del Sanremo in cui il trio avrebbe dovuto ritirare il premio alla carriera), e della Occhiena, assente dal 1981.
E ci vuole poco a capire che tutti gli occhi, compresi quelli dei musicofili duri e puri saranno puntati su di lei, che era uscita dal gruppo in stile Jack Frusciante (o, ma questo dipende dalle narrazioni, ne era stata allontanata) quando proprio alla vigilia del presago brano festivaliero “Sarà perché ti amo” venne fuori la storia della sua presunta liaison con il maestro di sci Marcellino Brocherel, allora sposato con la brunetta Angela.
Uno scandolone succulento per i rotocalchi dell’epoca (e pure per quelli di oggi, quotidianamente rintuzzati dall’ufficio stampa del gruppo che ha comprensibilmente a cuore il nuovo progetto musicale): la bruna contro la bionda, lo schieramento dei colleghi, la cacciata, la fuga, la presunta ricca buonuscita (si parlò di 150 milioni delle vecchie lire) versata alla Occhiena per andarsene evitando i tribunali, tutti ingredienti perfetti per tirarla lunga settimane, mesi, anni.
Il ricongiungimento
Adesso di acqua sotto i ponti ne è passata parecchio, Occhiena ha intrapreso una carriera da solista, tra concerti e apparizioni teatrali, si è sposata e ha avuto un figlio. Brambati non ha mai lasciato il gruppo, ha aperto con suo figlio (avuto dal suo ex Brocherel) e poi chiuso tre anni fa l’agriturismo “Locanda di Mamma Maria” che citava una hit del gruppo (“Mi ha dato tanto, ma mi ha tolto anche tanto. Una volta sono salita in aereo con un giaccone che puzzava di capra. Io ci avevo fatto il naso, ma la gente si scansava”, ha raccontato a Vanity Fair).
Nella stessa intervista a due voci con il superstite Sotgiu (con cui, casomai mancasse del sale a questa storia, era fidanzata quando i due erano diciottenni) la brunetta escluse pure la possibilità di una reunion per i cinquant’anni (“dobbiamo pensare alle nostri nuove canzoni”).
Ora, evidentemente, hanno capito che ne valeva la pena e non solo per il cachet e i guadagni futuri. Perché saranno pure solo canzonette, ma è giusto far conoscere anche ai ragazzi che si cibano di trap e Junior Cally, a quelli, insomma che da ragazzini non compravano i libricini con tutti i testi di Sanremo, il gruppo che in carriera ha venduto piu' di 22 milioni di copie e partecipato a una marea di Festival con due secondi posti (nel ’70 e nel ’71, in quattro) e un primo posto (in tre) nell’85.
Tant’è che il primo a capire che avevano stoffa fu il conterraneo Fabrizio De Andrè, che quando i quattro si chiamavano ancora “Fama Medium” procurò loro una (non felice) audizione in una casa discografica (“questi non capiscono niente ma voi avrete un gran futuro”, profetizzò). E colui che li spinse verso il primo Sanremo fu Franco Califano poi pure fidanzato con la Occhiena.
Califano voleva chiamarli inizialmente Rich and poor, all’inglese, e fu lui a studiare i look dei quattro, compresi i capelli biondi di Sotgiu (poi citati da George Michael nei primi Wham!) costringendo anche la madre ad adeguarsi alla tinta, per rendere il tutto più credibile visto che a quei tempi gli uomini si tenevano lontani dai colpi di sole e affini. A ben guardare gli elementi per raccontare il quartetto e un pezzo di storia italica in una fiction tv ci sono tutti.