D ifficile non lasciarsi trascinare dalle note dei Madness, e se i “Nutty boys” continuano imperterriti a dominare la scena musicale ska, significa proprio che sono diventati un successo senza tempo. Dopo 7 anni, la band inglese torna in Italia con due tappe, al Live Club di Trezzo sull’Adda (Milano) sabato 28 ottobre, e al Gran teatro Geox di Padova (il giorno successivo) per presentare l’ultimo album, Can’t Touch Us Now, che rispecchia a pieno il loro stile, un mix di ska reggae r&b, soul e umorismo inglese.
Con il timbro inconfondibile della voce del cantante Suggs, i ‘Rude’ (cosi’ affettuosamente chiamati) inglesi sono diventati famosi nel lontano 1979 con “One step beyond” ma in realta’, a parte qualche battuta d’arresto, non hanno mai smesso di suonare e comporre pezzi di altissima qualità.
Sono una delle poche band musicali di un certo livello che non ha mai cambiato formazione, da quando nel lontano 1976 Mike Barson (al piano), Chris Foreman (alla chitarra) e Lee Thompson (al sax) provarono a mettere assieme due accordi, cosi’ per gioco, per poi diventare una delle principali formazioni 2 tone ska, assieme ai Bad Manners, The Specials e The Selecter. Negli oltre 35 anni di carriera, i Madness si sono imposti come un vero e proprio gruppo cult del panorama musicale mondiale, e sono considerati anche un’istituzione britannica se al giubileo di diamante della regina Elisabetta nel 2012, in occasione del 60esimo anno di regno di Sua Maesta’, suonarono sul tetto di Buckingham Palace (prima di loro, un onore che tocco’ solo al chitarrista dei Queen Brian May nel 2002). Apriranno il concerto gli italianissimi Giuda, gruppo rock’n’ roll romano attivo dal 2007, e nato dalle ceneri della formazione punk rock Taxi, appena reduce a sua volta da due tournee’ negli Usa.