L e canzoni di Lucio Battisti e Mogol sono state messe all'asta. Da “Emozioni” a “Mi ritorni in mente”; da “Acqua azzurra, acqua chiara” a “I giardini di marzo”; da “Dieci ragazze” a “Il mio canto libero” sono state messe all'incanto dai liquidatori della Edizioni Musicali Acqua Azzurra srl. Ma Luca Battisti, figlio di Lucio Battisti, è determinato a difendere con le unghie e con i denti le opere musicali del padre che fanno gola a molti. In questi mesi si sono fatte avanti nel tentativo di accaparrarsi uno dei cataloghi editoriali più preziosi in circolazione:
- Universal Music Ricordi, la Emi,
- Sony
- Edizioni Curci.
“La legge sul diritto d’autore - spiega l’avvocato Simone Veneziano, legale di Luca Battisti - prevede che nelle composizioni musicali con parole l’esercizio dei diritti di utilizzazione economica spetta all’autore della parte musicale. Nelle opere musicali frutto del sodalizio artistico tra Mogol e Lucio Battisti l’esercizio dei diritti di utilizzazione economica spetta dunque a Lucio Battisti e, dopo la sua morte, ai suoi eredi". Cioè Luca Battisti che ha diffidato i liquidatori ad astenersi dal disporre in favore di chiunque del catalogo editoriale della Edizioni Musicali Acqua Azzurra.
Come si è arrivati a questo punto?
Da 4 anni Giulio Rapetti, in arte Mogol, chiede alla vedova Battisti, Grazia Letizia Veronese, un risarcimento di 8 milioni di euro per aver ostacolato lo sfruttamento commerciale del repertorio musicale. Anche a causa della lunga battaglia legale, il bilancio di Edizioni Musicali Acqua Azzurra Srl, la società che gestisce i diritti di utilizzo delle canzoni di Battisti e del suo paroliere è in liquidazione da quest’anno - scrive il Sole 24 Ore - con una perdita di 1,6 milioni di euro a fine 2016, contro un utile di 510mila euro l’anno precedente
Chi sono i soci di Edizioni Musicali Acqua Azzurra:
- 56% a Aquilone srl, detenuta pariteticamente dalla vedova di Lucio Battisti, Grazia Letizia Veronese, e dal figlio Luca.
- 35% a Universal Music Publishing Ricordi, che fa capo alla Vivendi di Vincent Bollorè.
- 9% a L'Altra Metà srl, controllata all'89% da Mogol, al 10% da Alfredo Rapetti e all'1% da Carolina Rapetti.
A luglio 2016 la sentenza di primo grado
Il tribunale civile di Milano ha emesso una prima sentenza a luglio 2016: dichiarando l’inadempimento della società Acqua Azzurra edizioni musicali, di cui la Veronese è amministratore unico e socia di maggioranza, “inadempiente ai contratti di edizione conclusi con Giulio Rapetti Mogol” e la condanna al pagamento a Mogol di 2,6 milioni di euro a titolo di risarcimento del danno”. Contemporaneamente respinge la domanda di Mogol di danni contro Grazia Letizia Veronese
Appello previsto per la primavera 2018
In attesa della sentenza di appello, prevista per la primavera 2018, Mogol ha fatto richiesta di pignoramento dei beni della società, bloccando le sue disponibilità liquide depositate in un conto corrente, che ammontano a 1,2 milioni di euro. “A seguito dell’esito della causa Mogol e dell’azione da quest’ultimo avviata per il recupero delle somme liquidate a titolo di risarcimento, le disponibilità finanziarie della società si sono pressoché azzerate e i flussi di cassa maturandi presso la Siae sono oggetto di pignoramento da parte di Mogol», si legge nel verbale dell’assemblea per l’approvazione del bilancio 2016