L a 'Summer of Love' scoppia il 1 giugno del 1967. Nei giorni in cui i B52 dell'aviazione statunitense rovesciano tonnellate di bombe sul Vietnam del nord, i colonnelli prendono il potere in Grecia con un colpo di Stato, la Guerra dei Sei Giorni sta per cominciare, milioni di giovani in tutto il mondo iniziano una delle più clamorose, pacifiche e acide rivoluzioni culturali e di costume del secolo scorso. In Italia Aldo Moro è a palazzo Chigi, alla guida del suo terzo governo di centrosinistra, il '68 è dietro l'angolo. Claudio Villa e Iva Zanicchi vincono il festival di Sanremo con 'Non pensare a me', ma l'edizione passa tragicamente alla storia per il suicidio di Luigi Tenco. A Londra, la mattina di quel quel 1 giugno, i commessi di 'Her Majesty Voice' di Oxford street, uno dei più importanti negozi di musica della città, sistemano negli scaffali e nelle vetrine, due album appena usciti: 'David Bowie', primo Lp del futuro Ziggy Stardust e 'Sergent Pepper Lonely Hearts Club Band', dei Beatles. Il flop del primo disco del Duca Bianco è clamoroso, il successo di Sgt Pepper è planetario.
E ora qualcosa di completamente diverso...
Pietra miliare, rivoluzionario, spartiacque, 'cappella Sistina del pop'. Le definizioni di quell'album destinato a cambiare la musica, e non solo, si sprecano. Di certo, dopo quel disco, niente sarebbe stato piu' come prima. I Beatles, ormai consacrati alla grandezza mondiale dopo sette album di successo (Sgt. Pepper arriva un anno dopo 'Revolver', due dopo 'Rubber soul', tre dopo 'Beatles for Sale'), e tour senza tregua in giro per il pianeta, il 29 agosto del 1966, dopo un concerto a San Francisco decidono di fermarsi. Si ritirano per sei mesi nel leggendario studio di registrazione 2 della Emi, a Abbey road e guidati dalla mano sapiente del 'quinto Beatle', George Martin, e dalla mente ispirata e anticonvenzionale del'ingegnere del suono Geoff Emerick, realizzano l'album più caleidoscopico, eccentrico e rutilante della loro carriera. Qualcosa di completamente diverso. A cominciare dalla tecnica. Dal disco spariscono le tracce che separano i pezzi, l'intero disco è un unico colorato racconto senza pause, anche se Lennon rifiutò sempre di definirlo un concept album.
I read the news today, oh boy...
Il disco è destinato a sconvolgere il panorama del tempo, non solo musicale. Vende 250mila copie solo in Gran Bretagna nella prima settimana, mezzo milione in un mese, polverizzando i record precedenti. La stampa mondiale, specializzata e non, lo esalta, l'opinione pubblica borghese legge in tutto il disco un richiamo non troppo implicito all'uso di droga, non fermandosi solo all'acronimo Lsd di Lucy in the Sky with Diamonds, ma sostenendo che l'intero disco sia una celebrazione dell'esperienza lisergica. La BBC mette al bando 'A day in the life', capolavoro assoluto della coppia Lennon-McCartney, perche'"istiga chiaramente al consumo di droga". L'impronta che ispira l'intero album è già da tempo nelle corde dei quatto geni di Liverpool.
Come tutto ebbe inizio
George Martin nel bellissimo 'The Summer of Love, Making Sgt Pepper' racconta il momento in cui tutto ebbe inizio. È una notte di vento del novembre del 1966, Lennon prende la chitarra e sussurra i primi accordi di Strawberry fields forever, pezzo leggendario che originariamente doveva essere incluso nel disco e che per esigenze commerciali uscira' in singolo con 'Penny Lane' (entrambi i pezzi furono etichettati come Lato A del disco). Con quel brano, i Beatles abbandonano definitivamente la loro fase 'realista' e passano al registro onirico e psichedelico, anche se le sperimentazioni in realta' erano gia' iniziate ai tempi di Rubber Soul e di Revolver, e alcuni pezzi rivoluzionari come 'Tomorrow never knows', ispirato al Libro Tibetano dei morti ed esaltato dalla tamboura di George Harrison, sono la prova dell'ansia creativa della band. Ma il vero atto sovversivo, addirittura politico secondo alcuni, arriva con Sgt Pepper. "Quel disco e' stato una bomba dirompente, esplosa con una potenza tale che ancora se ne sente il boato - dirà George Martin - ha preso il mondo della musica pop per il bavero, l'ha scosso con violenza e l'ha lasciato disorientato a vagare senza una meta.
Una copertina che è una leggenda a sé
Rivoluzionaria è anche la copertina, che per essere raccontata richiederebbe un trattato di semiotica. L'album si apre come un libro, per la prima volta nella storia vengono stampati e pubblicati i testi delle canzoni. Ma è la foto sul fronte del disco che ne fa uno dei manifesti culto del XX secolo. Sulla prima dell'album compare un vaudeville di personaggi diversissimi e apparentemente incoerenti, ma tutti parte dell'immaginario beatlesiano del tempo, conscio e inconscio: l'occultista Aleister Crowley e l'attrice Mae West, il comico Lenny Bruce, il musicista d'avanguardia Karlheinz Stockhausen. E poi, in una rincorsa di sberleffi e di significati esoterici, Carl Gustav Jung ed Edgar Allan Poe. E Fred Astaire, Bob Dylan, Aldous Huxley, il poeta Dylan Thomas. Tony Curtis e Stanlio e Ollio, Sigmund Freud e Marlon Brando, James Dean, George Bernard Shaw, Lawrence d'Arabia, le statue di cera del pugile Sonny Liston e di Albert Einstein. Lennon vorrebbe anche Gesù Cristo, Gandhi e Adolf Hitler, ma la casa discografica pone il veto assoluto. La foto di spalle a Paul McCartney, sul retro, alimenta la bizzarra leggenda metropolitana del 'Paul is dead', secondo cui il bassista dei Beatles sarebbe morto e sostituito da un sosia. Un sondaggio della rivista Rolling Stone, certifica che la copertina di Sgt Pepper, è la più bella della storia del rock.
L'immancabile edizione dell'anniversario
Oggi, mezzo secolo dopo, la Gran Bretagna si prepara a festeggiare il cinquantennale del Sergente (e della sua Banda dei Cuori Solitari) con gli onori che si tributano a un sovrano. Liverpool dal 26 maggio al 16 giugno prepara un festival dal titolo 'Stg Pepper at 50, Heading for home' in cui performer, musicisti, attori, pittori, metteranno in scena, ciascuno con la sua arte, i 13 brani dell'album: da un colossale murale che rappresenta "Fixing a Hole", a una installazione su 'Getting Better'; a poesie su "When I'm Sixty-Four", i cinema trasmetteranno film e documentari, i locali si preparano ad accogliere concerti e tributi. Alla Royal Albert Hall di Londra, la più importante cover band del 'Fab Four', i Bootlegs, suoneranno le canzoni del Fab Four assieme alla Philharmonic Orchestra di Liverpool. Il disco sarà ripubblicato in remix stereo, con 34 bonus track ma nessun pezzo inedito, solo versioni alternative dei brani noti. A curarne l'edizione il figlio di George Martin, Gilles. L'anniversary edition, sarà venduta in una confezione che contiene anche un libro di 144 pagine alla modica cifra di 140 sterline. Mossa che ha fatto già urlare allo scandalo dell'operazione commerciale.
Per la rivista Rolling Stone, Sgt Pepper è il piu' importante disco della storia della musica pop di tutti i tempi, anche se probabilmente, come ha scritto Newsweek, la "grandezza dei Beatles sta nella loro intera opera, come in Shakespeare". Di sicuro, cinquanta estati dopo quella Summer of Love, la forza rivoluzionaria di quel disco, il "boato dirompente" di quella esplosione, continua a sentirsi. Fortissimo.