AGI - Diabolik dove sei? È arrivato alla festa del Cinema di Roma edizione 2023, il terzo film dedicato al personaggio reso celebre dall'omonimo fumetto grazie a un'idea dei Manetti Bros. Con questa pellicola si chiude la trilogia dedicata a Diabolik che anche stavolta è interpretato da Giacomo Gianniotti, (la prima volta toccò a Luca Marinelli) affascinato da Eva Kant portata ancora sullo schermo da una splendida Miriam Leone.
Nel cast c'è sempre Valerio Mastandrea nei panni dell'Ispettore Ginko. L'attore romano è presente alla Festa anche con i film "C'è ancora domani", "Troppo Azzurro", e in un episodio de "La Storia". Ispettore integerrimo quello realizzato da Mastandrea, il cui cuore sembra pero' battere per la duchessa Altea, alias Monica Bellucci. In un cameo ci sono anche Barbara Bouchet, la contessa, rapinata delle sue preziosissime monete e Carolina Crescentini. Il film del duo Antonio e Marco Manetti, scritto con Mario Gomboli, conduce il pubblico in piena atmosfera fine anni '60 inizi '70.
"Diabolik chi sei?" Si ispira al fumetto scritto nel 1968, dalle sorelle Angela e Luciana Giussani ed è una storia fondamentale perche' attraverso le tavole, cosi come nel film, viene svelato il passato criminale e l'origine del nome Diabolik. "Una rivelazione - ha spiegato Marco Manetti - che poi non avviene del tutto, in modo completo. La vera natura e storia di Diabolik non si saprà praticamente mai"
E così, fra Jaguar rombanti, Lancia Delta della polizia di cui i nati negli anni 60 possono avere un vago ricordo, pellicce di visone, tacchi a spillo, piccole borse a un solo manico in pelle o vernice che impreziosiscono il guardaroba delle signore, Diabolik in una storia che lo vede inerme sul freddo pavimento di una cantina dove è imprigionato, rivela finalmente particolari "umani" della sua vita ma senza cedere di un millimetro, alla sua natura "diabolica".
Anche stavolta, i Manetti hanno ricostruito perfettamente l'ambiente dell'epoca, e dato spazio ai trucchi e artifizi di Diabolik per agire sulla scena del crimine. Fra un flashback e l'altro, in una azione serrata fatta di rapine e gang dal grilletto "facile" con citazioni da film "a mano armata" tipiche degli anni 70, Ginko e Diabolik, posti uno davanti all'altro anche se la circostanza non è delle migliori, finalmente si conoscono, si svelano e per certi versi si rispettano.
Questa volta, come hanno spiegato i Manetti, sono le donne ad avere un ruolo decisivo: "In questo episodio sono unite, emancipate - ha spiegato Monica Bellucci - e lo sono in un mondo dominato dagli uomini. Forse le sorelle Giussani hanno pensato a loro: era raro a quell'epoca, trovare donne che in un certo senso fossero imprenditrici di se stesse". "Eva e Altea - ha spiegato Marco Manetti - e anche Ginko e Diabolik hanno in comune intelligenza e forza. Solo che le due donne, sanno porre queste qualita' al servizio del sentimento. Cosa che i due uomini del film, non fanno".
Secondo Miriam Leone, "Le sorelle Giussani hanno affidato a Eva il ruolo di salvare Diabolik. Eva, in un mondo in bianco e nero porta l'amore. E per la prima volta trova un'altra donna, Altea, con cui si unisce in nome dell'amore. Un segnale di lungimiranza da parte delle sorelle Giussani: non dimentichiamo il periodo in cui il fumetto e' stato disegnato e scritto. Un'epoca in cui le donne, non erano tanto libere e indipendenti di amare anche fuori dal matrimonio". Il film scorre bene, fra scrittura, montaggio e regia. Peccato sia l'ultimo della trilogia ma almeno Diabolik ora sappiamo qualcosa di più.