AGI - Roma ricorda Mario Brega a 100 anni dalla nascita, con una targa che oggi il sindaco di Roma Roberto Gualtieri e il regista Carlo Verdone hanno scoperto a Via Oderisi da Gubbio 18, dove il caratterista ha vissuto. Un evento molto seguito dalle persone del quartiere che nel pomeriggio si sono messe in fila per strappare selfie e autografi a Verdone che pazientemente si è concesso per accontentare tutti.
Tra i promotori dell'iniziativa lo scrittore Dario Pontuale che vive nello stesso palazzo e il presidente dell'XI municipio Gianluca Lanzi, presenti anche i nipoti di Brega. "Mario Brega è stato un grande caratterista ma anche qualcosa di più. Ha saputo esprimere un'anima universale della romanità nei film di Verdone, di Sergio Leone e di tanti altri. - ha detto Gualtieri - Ha contribuito a rendere grande il cinema italiano e noi lo vogliamo ricordare nel luogo dove ha vissuto, anche per dare un senso di comunità a questo quartiere".
Quel primo incontro a casa di Sergio Leone
Che avrebbe detto Mario Brega di questa targa? "Ma che è sto francobollo, doveva esse' più grossa. Insomma avrebbe avuto da baccagliare anche oggi" ha scherzato Carlo Verdone con i giornalisti ricordando il suo incontro con Brega a casa di Sergio Leone: "Stavo mettendo a punto il cast di "Un sacco bello", mancava il ruolo del padre. Ad un certo punto è entrato questo omone con la croce d'oro, portando frutta e verdure dai mercati generali. Era perfetto per contrastarlo agli hippie. Ho cercato di parlarci, sembrava un uomo senza paura. Ha portato se stesso sul set, che è una cosa difficilissima. era uno spavaldo, un coraggioso e un pazzo, ma ha portato tanta verità. Era un caratterista romano, ma e' entrato nell'immaginario di tutti".
Ma il ricordo di Verdone non si ferma: "Penso che Mario Brega e Elena Fabrizi sono gli ultimi caratteristi romani e sono orgoglioso di averli avuti con me. Senza di loro questi film avrebbero perso molto". Così da oggi a Via Oderisi da Gubbio, proprio accanto alla chiesa una targa ricorda Mario Brega, "Divenuto noto per le interpretazioni nei film di Sergio Leone e Carlo Verdone, rimaste impresse nella memoria del popolo romano", mentre qualcuno tra la folla grida le piu' celebri frasi del caratterista del "non sono comunista così, ma sono comunista cosiiiii" alzando due pugni in aria anziché uno.