AGI - Il Globo d'Oro per il miglior film italiano è andato a "Ariaferma" di Leonardo di Costanzo; migliore attrice Lina Siciliano, per il film "Una Femmina"; migliore attore Silvio Orlando, per la sua toccante interpretazione in "Ariaferma" che ha vinto anche il premio per la migliore regia. La 62esima edizione del Globo d'Oro, il più antico premio cinematografico italiano assegnato dalla Stampa Estera in Italia, si è svolta questa sera nella sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica di Roma e si è aperta con un protagonista d'eccezione: Carlo Verdone ha ricevuto il Premio alla Carriera per "l’impronta indelebile su generazioni di italiani".
Una vita spesa per il Cinema, quella di Verdone, e una che ha iniziato a muovere i suoi primi passi: a Sofia Fiore è andato il Globo d’Oro Giovane Promessa, per il film "L’Arminuta" di Giuseppe Bonito. Il Miglior Cortometraggio riconosciuto all’opera "Venti minuti", di Daniele Esposito; seguito dal Miglior Documentario, ritirato da Giuseppe Tornatore, regista di "Ennio", il docs-film dedicato alla vita e al genio di Ennio Morricone.
"Strappare Lungo i Bordi", firmata dal fumettista Zerocalcare si aggiudica la Migliore Serie Tv con un video di ringraziamento firmato dallo stesso Michele Rech. La serie animata in onda su Netflix ha conquistato il comitato di giuria grazie alla capacità di raccontare "i problemi e le difficoltà della nostra società attraverso l’ironia e il sarcasmo".
L’attore Maurizio Lombardi, ospite della serata, ha regalato un momento unico alla platea con un monologo irriverente e romantico, accompagnato dal grande chitarrista Giuseppe Scarpato. La premiazione è poi ripresa con l’assegnazione della Migliore Opera Prima, andata ex aequo a "Piccolo Corpo di Laura Samani e "una femmina" di Francesco Costabile"; e poi con la Migliore Commedia, "Marilyn ha gli occhi neri", di Simone Godano interpretato da Stefano Accorsi e Miriam Leone; mentre la Migliore Fotografia è andata a Simone D’Arcangelo per "Re Granchio".
Ad aggiudicarsi il Globo Italiani nel Mondo, uno speciale riconoscimento a chi si è distinto in un’opera cinematografica su una realtà non italiana, è stato il film "Europa", del regista italo/iracheno Haider Rashid, per la straordinaria capacità di immedesimare lo spettatore nell’angosciante fuga verso una vita migliore. A seguire il Gran Premio della Stampa Estera, assegnato alla Cineteca di Bologna, rappresentata dal direttore Gianluca Farinelli, riconosciuta come eccellenza culturale, scientifica e divulgativa nonché polo distributivo senza eguali in Italia.
Nicola Piovani si è aggiudicato la migliore Colonna Sonora, per "I Fratelli De Filippo", che hanno vinto la statuetta anche per la Migliore Sceneggiatura, firmata da Sergio Rubini, Angelo Pasquini, Carla Cavalluzzi. Il Film è un piccolo capolavoro che racconta la vita e la produzione dei più importanti drammaturghi d’Italia, e coinvolge lo spettatore all’interno di un intimo dramma familiare.
Ancora grande cinema italiano attraverso la voce di un emozionato Leo Gassmann che interpreta “Caro Lucio”, in un sentito tributo dedicato al nonno Vittorio, in occasione del centenario dalla nascita.
Il premio è stato assegnato da una giuria di più di cinquanta giornalisti dell’Associazione Stampa Estera in Italia, presieduta da Alina Trabattoni, corrispondente di Screen International e news producer di Eurovision, e Claudio Lavanga, di NBC NEWS, a sedici categorie presentate durante un suggestivo gala reso possibile grazie alla direzione artistica di Claudio Lavanga e Alina Trabattoni, diretti da Antonio Centomani.
"Il talento, l’intuito, l’originalità e la maestria. Sono solo alcune della caratteristiche che ricerchiamo quando selezioniamo i premiati, che sono, tra l’altro, l’eccellenza del cinema italiano vista dall’estero - ha spiegato Alina Trabattoni - Quasi sempre ci riesce difficile fare una scelta. l’Italia è la patria del Cinema, ma anche la nostra seconda patria, di noi corrispondenti, e con questo premio vogliamo omaggiarla e ringraziarla".
"I corrispondenti della stampa estera hanno imparato a conoscere l’Italia attraverso i film prima di trasferirsi nel nostro Paese - commenta Claudio Lavanga - Per questo motivo per molti di loro arrivare qui è stato come immergersi in un set di un film del quale hanno scritto la sceneggiatura giorno dopo giorno, raccontando i fatti (e i misfatti) del nostro paese".