AGI - È esplosa l’estate delle arene. Dalle Alpi all’Etna in questo 2022 impazza il cinema all’aperto. Complice il caldo torrido che invita a stare l’intera notte per strada in attesa di un refolo, specie dopo gli ultimi due anni severi tra mascherine, tamponi, controlli e rigidi divieti pandemici, si calcola che le arene cinematografiche sotto le stelle siano oggi più di trecento lungo tutto lo Stivale, di cui 42 solo a Roma.
A Venezia, dove la tradizione del “Cinema in campo” (San Polo) risale agli anni ’80, da due anni s’è aggiunta una nuova iniziativa: il cinema galleggiante “Acque sconosciute”, un’arena proprio sull’acqua in mezzo alla laguna dietro l’isola della Giudecca
si tratta di una piattaforma galleggiante, all’altezza del Rio de Sant’Eufemia, con sopra uno schermo. Gli spettatori possono godere il film dalle proprie imbarcazioni private oppure anche accedendo ad una chiatta che è stata appositamente predisposta.
Una iniziativa di grande successo, che quest’anno viene riproposta per la terza edizione dal 25 agosto al 10 settembre. Mentre il Comune di Venezia ha promosso una rassegna di film dentro il bacino dell’Arsenale dal titolo “Barch-in”, anche se per soli tre giorni dal 27 al 30 luglio.
A Roma, invece, ha ottenuto un grande riscontro di pubblico l’iniziativa “Scena - Cinema lungo il Tevere”, proposta dalla Regione Lazio a Ripa Grande, quasi a pelo dell’acqua, lungo il tratto di riva che si trova sotto il San Michele, tra ponte Sublicio e ponte Rotto, prospiciente l’isola Tiberina, con proiezioni che hanno caratterizzato tutto il mese di luglio accompagnate da incontri con attrici e attori registi, tra cui hanno spiccato quelli con Garrone, Virzì e Verdone.
Immancabile anche quest’anno la tradizione delle “Notti di cinema a piazza Vittorio” arrivata alla sua XXIIesima edizione oppure il “Cinema in Piazza” a San Cosimato a partire dal 3 giugno fino al 31 luglio promosso dai ragazzi del Cinema America, oggi raggruppati nell’Associazione Piccolo America, iniziativa giunta all’ottava edizione e quest’anno spalmatosi fino al Parco della Cervelletta a Tor Sapienza e al Parco del Monte dei Ciocchi a Valle Aurelia.
Suggestiva la location fiorentina alla Manifattura Tabacchi con 70 serate che raccontano storie di diverso ordine e grado: d’amore, di guerra, di viaggio, d’avventura, commedie, thriller e fantascienza, a cavallo tra film, musica, libri, teatro e incontri.
Non mancano poi le arene nelle isole ma anche nelle località montane sotto la catena delle Alpi o delle Dolomiti, intorno alle caratteristiche malghe di montagna che offrono anche degustazione di formaggi o salumi. E anche se le tradizionali sale cinematografiche hanno in più il vantaggio dell’aria condizionata, quest’anno sono state ampiamente snobbate. Risultato: sale vuote, arene piene. Un modo per reclamizzare il cinema e farlo apprezzare, nella speranza di un ritorno utile alle sale in autunno. Un investimento, di esercenti e associazioni e case cinematografiche.