AGI - Attore versatile e volto indimenticabile in una carriera che ha attraversato sei decenni, ma James Caan, scomparso oggi a 82 anni, verrà ricordato sempre per una delle sue prime interpretazioni: Sonny Corleone, il giovane irascibile della saga de 'Il Padrino'. La morte di Caan è stata annunciata dalla famiglia su Twitter e confermata dal suo agente, Matt DelPiano; entrambi non hanno voluto dire quale sia stata la causa.
Quando il 'Padrino' usci' nel 1972, Caan si era già messo in evidenza come un giovane attore promettente: il primo ruolo che gli aveva portato visibilita' fu in 'El Dorado', un western del '66 con John Wayne e Robert Mitchum. Tre anni dopo, nel '69, Caan aveva cominciato la sua collaborazione con il regista del 'Padrino', Francis Ford Coppola nel film "Non torno a casa stasera", in cui l'attore aveva interpretato il ruolo di un giocatore di football ritardato mentale a causa di un incidente.
Poi, nel '72, era arrivato Sonny ne Il Padrino, con un cast di grandi attori, o che lo sarebbero diventati, da Al Pacino a Marlon Brando, da Robert De Niro a Diane Keaton. Molti finiranno per identificare Caan per un vero gangster, al punto che, lo raccontava lui stesso, venne premiato due volte a New York come 'italiano dell'anno'.
"E io - disse a Vanity Fair nel 2004 - non sono italiano". In effetti era un ebreo figlio di genitori tedeschi, cresciuto a Sunnyside, Queens, sobborgo popolare di New York, ma quel viso perennemente imbronciato rimandava alle migliaia di immigrati italiani che bazzicavano le strade della Grande Mela.
Dopo il successo ne Il Padrino, Caan girò una serie di film, da 'Un grande amore da 50 dollari' a 'Una strana coppia di sbirri', da '40.000 dollari per non morire' a 'Killer Elite', in coppia con Robert Duvall, per poi apparire nel celebre 'Rollerball'. Nel 1978 ottenne il riconoscimento della stella sulla Walk of Fame lungo la Hollywood Boulevard, ma il premio più grande non arrivò: quello per il ruolo di Sonny.
Caan aveva ottenuto una nomination come miglior attore non protagonista ma nel gruppo dei finalisti c'erano altri due attori che avevano recitato con lui: Al Pacino e Duvall. I tre finirono per cancellarsi a vicenda, e il premio andò a Joel Grey per 'Cabaret'. Un finale degno di Sonny, personaggio vulcanico, affascinante ma dal destino amaro.