AGI - Sono le dieci del mattino, l'attore americano Matt Dillon se n'è appena andato "molto soddisfatto per la sua acconciatura". Vito Satalino, pugliese di Monopoli, ci accoglie dentro l'hotel Excelsior, approdo iconico attraverso il piccolo molo privato delle stelle del cinema, dove un gruppo di parrucchieri di talento pettina e prepara attori e protagonisti del Festival. Come sono le teste delle dive quest'anno? "Nelle prime ore della rassegna abbiamo visto tanti chignon, come richiede l'eleganza del red carpet. Mi è piaciuto molto quello basso e con 'effetto wet' di Penelope Cruz".
"Vanno forte anche gli chignon nella versione 'vissuti' e spettinati, ma anche dei bei 'raccolti' con code molto curate, come quello che abbiamo scelto per la modella Sara Sampaio", spiega all'AGI. Un altro look che va tantissimo sono i capelli mossi e liberi di muoversi sul tappeto rosso. Quando una donna entra sul tappeto e c'e' quel filo di vento l'effetto dei capelli che volano assieme agli abiti che si muovono è meraviglioso. Oppure il bob (un'interpretazione del caschetto, ndr) come quello che abbiamo fatto alla modella Greta Ferro".
Satalino lavora da sei anni al Festival in una squadra di 26 parrucchieri che in questi ultime edizioni ha messo le mani nei capelli, tra gli altri, di Cate Blanchette, Valeria Golino, Pierfrancesco Favino, Cristiana Capotondi, Levante. Personaggi del grande schermo ma anche tutta la costellazione di artisti, blogger e influencer che vogliono apparire al meglio prima e dopo i film ma anche alle feste e negli shooting.
L'acconciatura va coordinata con il vestito ma anche con l'emotività della donna. "La parte più importante è quando entriamo nelle 'case' delle attrici, nelle loro suite in albergo, vediamo l'abito e decidiamo assieme al make up artist il look nell'insieme. Deve essere esclusivo perché quello del red carpet è il momento più importante, c'è tanta emozione e le attrici spesso sono commosse o agitate".
Satalino racconta che difficilmente gli tocca rifare tutto daccapo perché "c'è una lunga preparazione prima, poi si lavora in tempi ristretti. Le pieghe in media richiedono un paio d'ore, molto spesso le attrici vengono preparate sulla 'terraferma' a Venezia, poi se c'e' da fare qualche ritocco procediamo".
L'incubo festivaliero per i capelli è l'umidità. "Un grosso problema per le chiome che affrontiamo con lo studio e l'utilizzo di prodotti specifici". L'attività della squadra di parrucchieri di cui fa parte Satalino non conosce soste in questi giorni, "si parte all'alba e si finisce a mezzanotte perché, finite le acconciature, bisogna fare il piano di lavoro per il giorno dopo e discutere tra noi le strategie per rendere al massimo. Le attrici passano da noi più volte al giorno. Abbiamo tutti dei saloni nelle nostre città, in questi giorni anche le nostre clienti sono orgogliose di noi quando vedono sfilare al Festival le attrici che pettiniamo".
Il legame con le celebrità prosegue anche nel resto dell'anno: "Alcune vengono a trovarmi quando vengono in vacanza in Puglia, sono rapporti che diventano di complicita' in vista dell'obbiettivo più importante, come può essere il tappeto rosso".
Qualche follia da diva se lo specchio non restituisce l'immagine desiderata? "Capita, per tanti motivi, ma in quei momenti occorre essere bravi a gestire la situazione: rasserenare e farle sentire meravigliose". Negli ultimi due anni in particolare, il lavoro del parrucchiere o hair stylist come si sente dire sempre piu' spesso e' cambiato. Satalino ha 32mila follower su Instagram.
"È importante restare sempre in contatto con le clienti e far conoscere quello che si fa. Basta mezzora al giorno dedicata ai social per avere un'immensa visibilità amplificata da eventi come Venezia. La donna ama immaginarsi e i social glielo permettono offrendole una continua ispirazione".