AGI - Nuovi guai per Armie Hammer, il 34enne attore californiano protagonista di "Chiamami col tuo nome" di Luca Guadagnino, che è indagato a Los Angeles per lo stupro di una ventenne. La giovane, che Hammer avrebbe conosciuto su Facebook, lo ha denunciato il 3 febbraio sostenendo di essere stata brutalmente violentata per quattro ore nel 2017 quando uscì con l'attore, all'epoca ancora sposato. "Mi ha sbattuto la testa contro il muro ripetutamente e ha compiuto altri atti violenti, ho pensato che mi avrebbe uccisa", ha affermato in una conferenza stampa la 23enne che ha chiesto di essere chiamata Effie.
Le foto delle ferite
L'avvocato della giovane, Gloria Allred, ha affermato di aver fornito alla polizia le fotografie con le ferite riportate dalla sua assistita. La relazione con Hammer sarebbe andata avanti a intermittenza per quattro anni nei quali Effie sostiene di esser stata abusata "mentalmente, emotivamente e sessualmente".
La replica del legale
L'avvocato di Hammer ha risposto facendo circolare lo screenshot di un messaggio ricevuto dall'attore nel luglio 2020 in cui Effie sembra alludere a una proposta di sesso estremo. “Fin dal primo giorno Hammer ha sostenuto che tutti i suoi rapporti sono stati pienamente consensuali, discussi e concordati in anticipo e accuse improvvide volte solo a catturare l'attenzione renderanno più difficile ottenere giustizia per le vere vittime di violenze sessuali".
I precedenti
Per Hammer il nuovo scandalo arriva dopo le accuse di cannibalismo e i presunti messaggi inviati a diverse donne, in cui avrebbe parlato di fantasie su stupri e violenze. Le ombre sulla sua vita personale lo avevano costretto ad abbandonare il set del film "Shotgun Wedding" con Jennifer Lopez. "Non sto rispondendo a quelle che definisco stronzate ma alla luce dei crudeli attacchi online nei miei confronti non posso lasciare da soli i miei figli per quattro mesi per girare un film nella Repubblica Domenicana", aveva affermato l'attore.