Costa d’Avorio
Capitale: Yamoussoukro (amministrativa), Abidjan (economica e governativa)
Superficie 322 460 km ²
Lingua ufficiale: francese
Forma di governo: Repubblica semipresidenziale
Valuta: Franco CFA
La Repubblica della Costa d'Avorio è una nazione dell'Africa occidentale che si affaccia sul golfo di Guinea e confina con il Ghana a est, il Burkina Faso e il Mali a nord, la Guinea e la Liberia a ovest. L’ex colonia francese, che ha ottenuto l'indipendenza il 7 agosto 1960, è oggi una repubblica semipresidenziale con capitale amministrativa a Yamoussoukro, ma la sua capitale economica e governativa, nonché città più estesa e popolata, è ad Abidjan. La lingua ufficiale è il francese ed esistono diverse lingue locali come il baulé e lo djoula.
Dopo anni di guerra civile, attualmente in Costa d’Avorio vi è una fase di stabilità politica e si lavora per consolidare le basi democratiche; nell'ottobre del 2015 si sono svolte le prime elezioni politiche, con una partecipazione del 54,63%. Le votazioni sono state presiedute dalla Commissione elettorale indipendente e hanno visto la riconferma del Presidente uscente Alassane Ouattara. Il ripristino della sicurezza e la stabilità politica sono serviti da stimolo alla ripresa economica; il Paese possiede, infatti, una delle economie più prospere dell'Africa, anche se basata principalmente sull'esportazione di materie prime. Il suo mercato dipende dal settore agricolo: quasi il 70% del popolo ivoriano è impiegato in qualche forma di attività nel comparto. Il paese è inoltre il maggior produttore ed esportatore mondiale di caffè, semi di cacao, olio di palma. Per queste ragioni l’economia è altamente sensibile alle fluttuazioni dei prezzi internazionali di questi prodotti e alle condizioni meteorologiche.
Dopo una contrazione del 4,7% nel 2011, nel 2012 la performance economica della Costa d’Avorio ha registrato, secondo le stime del Fondo monetario internazionale, una crescita pari all’8,5%, superiore alle previsioni. Il Fondo Monetario Internazionale ha concesso nel novembre 2011 un’Extended Credit Facility, proprio per favorire la
transizione dal periodo post-crisi fino ad una crescita economica sostenibile focalizzata sugli investimenti pubblici, sullo stimolo al settore privato, sulla creazione di posti di lavoro e programmi per la lotta alla povertà. Il Fondo ha approvato i progressi ottenuti nelle riforme strutturali sebbene abbia auspicato ulteriori azioni per la riduzione del costo dell’elettricità e la diminuzione dei sussidi sul costo del petrolio.