Roma - L'appuntamento con le urne del 4 dicembre riguarda 50,6 milioni di italiani, 3,9 milioni dei quali residenti all'estero. Quel giorno, dalle 7 alle 23, si voterà per il referendum costituzionale: trattandosi di una consultazione confermativa, non è previsto dalla legge un quorum; non si richiede, cioè, che alla votazione partecipi la maggioranza degli aventi diritto e l'esito è comunque valido indipendentemente dalla percentuale di partecipazione. Sulla scheda gli elettori troveranno il seguente quesito: "Approvate il testo della legge costituzionale concernente 'Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del Cnel e la revisione del titolo V della parte II della Costituzione' approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 88 del 15 aprile 2016?". Lo scrutinio avrà inizio subito dopo la chiusura della votazione e l'accertamento del numero dei votanti.
La tessera elettorale - I cittadini che hanno necessità di rinnovare la tessera elettorale devono presentarsi per tempo all'ufficio elettorale del comune di residenza, per evitare una concentrazione delle domande nei giorni immediatamente precedenti e in quello del voto. L'ufficio resterà comunque aperto dalle 9 alle 18 nei due giorni antecedenti la data della consultazione e, nel giorno della votazione, per tutta la durata delle operazioni di voto, quindi dalle 7 alle 23. La legge prevede che possano votare in Italia fuori del comune di residenza solo alcune categorie di elettori, come quelli ricoverati in ospedali e case di cura, militari, naviganti e tutti coloro che prestano servizio al seggio, e cioè i componenti dell'Ufficio elettorale di sezione, le forze dell'ordine e i rappresentanti di partito e di comitato promotore del referendum, designati dai partiti e dai comitati stessi.Come si diventa scrutatori - I requisiti per l'inclusione nell'albo delle persone idonee all'ufficio di presidente o di componente di seggio elettorale sono stabiliti dalla legge: in particolare, l'articolo 38 del dpr 30 marzo 1957, numero 361, prevede espressamente l'esclusione dalle funzioni di presidente di seggio, di scrutatore e di segretario per i dipendenti dei ministeri dell'Interno, delle Poste e telecomunicazioni e dei Trasporti. Per svolgere le funzioni di scrutatore è prevista l'iscrizione a un apposito albo tenuto presso ogni comune, iscrizione subordinata sia alla presentazione di apposita domanda (entro il mese di novembre di ogni anno), sia al possesso dell'elettorato attivo e all'avere assolto gli obblighi scolastici. La designazione degli scrutatori tra le persone iscritte all'albo deve avvenire - tra il 25mo e il 20mo giorno antecedenti la data del voto, in seduta pubblica - con il criterio della nomina all'unanimità da parte dei componenti della Commissione elettorale comunale (composta dal sindaco e da alcuni consiglieri comunali) o, nel caso che non si raggiunga l'unanimità, con una procedura di nomina per votazione. La Commissione elettorale comunale nella sua autonomia, sempre a condizione che ricorra il presupposto della decisione unanime di tutti i componenti, può anche avvalersi del sorteggio quale criterio "preselettivo".
Come si vota se si è all'estero - Gli italiani residenti all'estero possono votare per corrispondenza e sono quindi iscritti d'ufficio nelle liste elettorali dedicate. Quanti intendono esercitare il diritto di voto in Italia hanno dovuto esercitare opzione in tal senso al Consolato entro l'8 ottobre. Il Viminale consegna al ministero degli Esteri il modello della scheda elettorale non più tardi del ventiseiesimo giorno antecedente la data della consultazione: le rappresentanze diplomatiche e consolari provvedono alla stampa delle schede e del materiale da inserire nei plichi da recapitare agli elettori della circoscrizione Estero. Gli uffici consolari spediscono "con il sistema postale piu' affidabile e, ove possibile, con posta raccomandata, o con altro mezzo di analoga affidabilita'" a tutti gli elettori, non oltre 18 giorni prima della data stabilita per le votazioni in Italia, un plico contenente il certificato elettorale, la scheda e la relativa busta piccola e una busta grande affrancata recante l'indirizzo dell'ufficio consolare competente. L'elettore, ricevuto il plico, esprime il proprio voto sulla scheda referendaria, la mette nella busta piccola e la chiude; inserisce, nella busta grande affrancata, il tagliando staccato dal certificato elettorale e la busta piccola contenente la sola scheda; spedisce, infine, il tutto al Consolato competente. Sono considerate valide le buste pervenute al Consolato entro le 16, ora locale, del giovedì antecedente la data stabilita per la votazione in Italia, e quindi entro il primo dicembre 2016. Gli elettori residenti all'estero che, entro 14 giorni dalla data della votazione in Italia, non abbiano ricevuto a casa il plico con la scheda, possono farne richiesta presentandosi di persona al Consolato. Le schede votate dagli elettori all'estero, incluse nelle apposite buste, vengono spedite in Italia dai Consolati mediante valigia diplomatica accompagnata. I plichi arrivati in Italia vengono presi in consegna dall'Ufficio centrale per la circoscrizione Estero presso il quale vengono istituiti seggi elettorali per lo scrutinio: le relative operazioni iniziano alla stessa ora dello spoglio dei voti espressi nei seggi istituiti sul territorio nazionale, e cioè alle 23 di domenica 4 dicembre. Novità importante: alla luce delle modifiche apportate dall'Italicum alla legge sul voto degli italiani all'estero, possono votare per corrispondenza anche tutti gli elettori che si trovano temporaneamente all'estero per un periodo previsto di almeno tre mesi (comprendente la data di votazione) e per motivi di lavoro, studio o cure mediche e i loro familiari conviventi.