Chi ci è passato lo sa bene, ma anche chi ha la fortuna di non aver mai ricevuto la visita dei ladri può immaginare lo scompiglio emotivo e i danni che questa disavventura porta con sé. È difficile se non impossibile proteggersi al 100%, ma fare la propria parte per rendere la casa più sicura e inaccessibile e anche per limitare le ricadute economiche non richiede troppo impegno e può essere sufficiente per dormire sonni più tranquilli. Qualche consiglio pratico per affrontare il problema.
Assicurarsi
Una sola cosa può, almeno in piccola parte, consolare chi subisce un furto, ed è aver pensato per tempo ad assicurare la casa contro questa eventualità, in particolare se si possiedono oggetti di valore. Senza contare che una buona polizza per la casa può risolvere anche altre problematiche, relative alla gestione dell’immobile e alla sicurezza dei sui abitanti. Come spiega nel dettaglio la guida sull’assicurazione casa di Facile.it, utile risorsa sul tema, alla polizza furto base, che si occupa, oltre che del risarcimento degli oggetti rubati o danneggiati nel caos, anche dei danni a porte e finestre forzate dall’ingresso dei ladri, si può abbinare una garanzia gioielli e preziosi che copra anche l’eventuale sottrazione di contanti e titoli, quando si ha l’abitudine di custodirli in casa. Ovviamente perché l’assicurazione risarcisca il dovuto sarà necessario provare di aver seguito le normali regole di prudenza, denunciato per tempo l’eventuale furto o smarrimento delle chiavi, e che i ladri siano entrati forzando porte o finestre. Servirà anche la tempestiva denuncia dell’accaduto alle autorità competenti.
Essere prudenti
La prudenza non è mai troppa, si dice, ma anche senza arrivare a stressarsi enormemente è utile seguire alcuni semplici accorgimenti per evitare errori banali che rendono la vita più facile ai ladri. Una buona idea è non pubblicizzare in modo eccessivo i propri spostamenti e la loro durata (in questo senso attenzione all’uso dei social) ma dare anzi l’impressione che in casa ci sia sempre qualcuno, ad esempio lasciando luci e musica accesa quando si esce la sera e chiedendo a un amico di ritirare la posta quando si parte in vacanza. Tra i consigli che possono apparire scontati ma che a volte vengono snobbati sottovalutando il problema c’è quello di fare attenzione a non lasciare in nascondigli banali le chiavi di scorta (il classico zerbino sarebbe proprio da evitare) e affidarle piuttosto a una persona di fiducia, così come provvedere a proteggere casa con antifurto e inferriate valutando i rischi effettivi in base alla posizione dell’abitazione. Si possono trovare altri consigli utili per prevenire e limitare i danni nella sezione sulla protezione della casa del sito dell’Arma dei Carabinieri.
Fare gruppo e collaborare
Avere un buon rapporto con il vicinato è sempre consigliabile, e si rivela particolarmente prezioso se si arriva a mettersi a disposizione reciprocamente per avvistare pericoli, dare l’allarme, segnalare movimenti insoliti. I gruppi di controllo del vicinato, un’idea nata negli Stati Uniti e approdata con discreto successo anche in Italia, in particolare in provincia, si basa sul concetto molto semplice di tenere gli occhi aperti per sé e per gli altri, sfruttando anche la tecnologia, in particolare WhatsApp, per comunicare rapidamente e avvisare contemporaneamente più persone se si vede o sente qualcosa di sospetto. Il gruppo di controllo più numeroso presente oggi in Italia è quello dei cittadini di Treviolo, in provincia di Bergamo, circa mille persone che si tengono in contatto tra loro e si avvisano tempestivamente se notano qualcosa di strano o si trovano nei guai. A questo scopo sono disponibili anche applicazioni per smartphone come SOS ALARM HOUSE, pensata per chiedere aiuto rapidamente a un gruppo di persone selezionate e completa di sistema di geolocalizzazione utile per i soccorsi o per indicare dov’è precisamente il pericolo avvistato. Al buon funzionamento di tutte queste iniziative concorrono le regole d’oro del buon senso e della discrezione, per evitare continui falsi allarmi, e della prudenza, che sta principalmente nel non mettersi in pericolo a propria volta e chiamare il prima possibile il 112