In aumento la mortalità di massa per i salmoni d’allevamento, 865 milioni di casi in 10 anni

Klaus-Dietmar Gabbert / DPA / dpa Picture-Alliance via AFP
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AGI - La frequenza e la portata degli eventi di mortalità di massa tra i salmoni d’allevamento sono aumentate notevolmente nell’ultimo decennio. A lanciare l’allarme gli scienziati dell’Università di Victoria, in Canada, che hanno pubblicato un articolo sulla rivista Scientific Reports per rendere noti i risultati del proprio lavoro. Il gruppo di ricerca, guidato da Gerald G. Singh, ha esaminato i dati relativi alla mortalità del salmone d’allevamento in Norvegia, Canada, Regno Unito, Cile, Australia, Nuova Zelanda. Al 2021, riportano gli esperti, questi paesi sono responsabili del 92 per cento delle esportazioni di salmone di allevamento a livello mondiale. I ricercatori hanno valutato un l’arco temporale tra il 2012 e il 2022. In totale, sono stati identificati 865 milioni di casi di mortalità del salmone, con un incremento significativo tra l’inizio e la fine del periodo analizzato. Secondo le stime degli autori, le potenziali perdite massime per un singolo evento di mortalità hanno portato al decesso di 5,14 milioni di pesci in Norvegia, 5,05 milioni in Canada e oltre un milione nel Regno Unito. A livello annuale, gli esperti hanno calcolato perdite medie di 8,19 milioni di esemplari in Cile, 4,39 milioni in Nuova Zelanda e 1,55 milioni in Australia. Gli autori ipotizzano che l’aumento della frequenza e della portata degli eventi di mortalità di massa tra i salmoni d’allevamento potrebbe incrementare con l’adozione di tecnologie e pratiche di produzione volte a intensificare la produzione di salmone in combinazione con l’aumento della variabilità degli ambienti oceanici dovuto ai cambiamenti climatici. L’implementazione di nuove tecnologie, ideate per ridurre i rischi per i salmoni di allevamento, come l’uso di sistemi di intelligenza artificiale e telecamere orientate al monitoraggio dei pesci, potrebbero esporre un numero maggiore di pesci alla probabilità di incorrere in eventi di mortalità di massa. Comprendere le motivazioni alla base di questi episodi, concludono gli autori, è fondamentale per limitare l’impatto delle perdite di pesci e le conseguenze negative che si ripercuotono sull’industria dell’allevamento del salmone e le comunità che da essa dipendono.
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