Come le eruzioni hanno deformato l'Etna

Paolo Giorgi
ESA - L'eruzione dell'Etna ripresa dal satellite Copernicus Sentinel-2
AFP - Un'eruzione dell'Etna
Tuttavia, mentre le stazioni GNSS installate attorno all'area sommitale mostrano abbassamenti fino a 11 mm/anno, le variazioni di distanza orizzontale tra alcune stazioni installate sui fianchi dell'Etna evidenziano invece tassi di crescita positivi fino a 20,7 mm/anno. Ciò significa che la crescita volumetrica dell'Etna avviene solo in orizzontale". "Il campo di deformazione orizzontale del vulcano è largamente dominato dal continuo scivolamento verso est del fianco orientale dell'Etna", prosegue Giuseppe Pezzo, Ricercatore dell'INGV e co-autore dello studio. "Tale movimento ha, quindi, un ruolo chiave nella dinamica del vulcano, inducendo una progressiva depressurizzazione della crosta sotto l'area sommitale che favorisce la risalita di magma profondo e il suo progressivo accumulo lungo il sistema di alimentazione del vulcano". I risultati di questo studio risultano di particolare interesse poiché stime rapide e accurate della quantità di magma accumulato sotto vulcani attivi come l'Etna possono contribuire alla gestione del territorio e alla corretta valutazione del rischio vulcanico.
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