AGI - Il parto porta a trasformazioni biologiche fondamentali. Ben oltre i nove mesi della durata della gravidanza. Secondo Le Monde, è questo il risultato di ricerche recenti che “mostrano che la fisiologia delle madri cambia nel corso degli anni, anche decenni, successivi alla nascita del loro bambino”.
Certo, avere un figlio trasforma di certo “un adulto in un genitore”, ovvio, ma ciò dimostra anche “come non sia solo il corpo ma anche la mente a cambiare radicalmente”. Cambia la psicologia ma “muta anche il livello cerebrale”, anche se non necessariamente siamo consapevoli di ciò che accade concretamente.
Elseline Hoekzema, dell'Università di Amsterdam, e i suoi colleghi dell'Università di Madrid hanno potuto seguire lo sviluppo della morfologia della materia grigia cerebrale delle donne prima e dopo la gravidanza, fino a due anni dopo il parto, confrontandola con quella dei padri e delle donne che non hanno mai avuto un figlio.
I risultati di questo primo studio su larga scala sono sorprendenti: “Rivelano che la gravidanza è specificamente associata, nelle madri, a cambiamenti significativi e duraturi del volume della materia grigia cerebrale, con – in particolare – la riorganizzazione di una piccola regione nota per il suo coinvolgimento nella cognizione sociale e, in particolare, nella capacità che abbiamo di metterci al posto degli altri”, riferisce il giornale. Ciò è significativo per dare “senso alle reazioni del neonato che non può esprimersi verbalmente”.
Insomma, quel che si scopre, secondo la ricerca, è che la regione del cervello che cambia “è quasi sovrapposta a quella che si attiva quando le madri guardano i propri bambini dopo il parto”.
Infine, il grado di modificazione del volume di quest'area cerebrale con la gravidanza “permette di prevedere il livello di attaccamento della madre nei confronti del suo bambino”. E secondo gli autori dello studio, questa plasticità cerebrale potrebbe davvero essere “alla base del processo di transizione alla maternità”. Infine, la sessione di registrazione eseguita a distanza dal parto rivela che “queste modificazioni persistono per almeno due anni dopo la gravidanza”, ciò che dimostra “quanto la maternità modifichi il cervello delle madri in modo duraturo”.
Forte di questi risultati, il team di ricercatori è stato recentemente in grado anche di dimostrare che la gravidanza “modifica pure la materia bianca” e, in particolare, la rete “modalità di default”. Questa costituisce in un certo senso “la firma cerebrale del nostro io e si trasforma anche quando una donna diventa madre”. Motivo per cui le mamme “sanno bene che il bambino è una parte di loro e lo rimarrà per sempre”. Ma qual è la dinamica temporale di questa mutazione “da cervello di una donna in cervello di una madre”?
Natalia Chechko e i suoi colleghi dell'Università di Aquisgrana, in Germania, hanno cercato di rispondere alla domanda dopo aver messo a confronto “quaranta donne senza figli con quaranta donne primipare e quaranta donne pluripare” nei primi giorni dopo la nascita del bambino. Gli autori confermano “la plasticità di diverse regioni corticali e sottocorticali per tutte le madri entro uno-quattro giorni dal parto”, riferisce Le Monde, che conclude: “Diventare genitore è uno stimolo cerebrale”.