AGI - Le rappresentazioni dei dinosauri che hanno accompagnato le più fortunate pellicole cinematografiche potrebbero aver raffigurato in modo errato la bocca di questi giganti carnivori, tanto che le spaventose fauci del Tyrannosaurus rex potrebbero essere state coperte da labbra sottili e squamose.
Questo bizzarro e curioso risultato emerge da uno studio, pubblicato sulla rivista Science, condotto dagli scienziati del Field Museum of Natural History, dell’Università di Manitoba, dell’Università di Portsmouth e dell’Università di Toronto.
Il team, guidato da Thomas M. Cullen, Kirstin S. Brink, Mark P. Witton e Derek W. Larson, ha esaminato la relazione tra la lunghezza del cranio e la dimensione dei denti di diverse specie di rettili viventi ed estinti.
I dinosauri teropodi, come il famigerato T-rex, sono famosi per i denti grandi, sottili e a punta. Le ricostruzioni scientifiche e popolari di questi terrificanti animali hanno pertanto spesso immaginato i denti esposti e sporgenti, come osservato nei coccodrilli. In realtà, i denti dei teropodi erano caratterizzati da uno strato di smalto relativamente sottile, per cui l’esposizione costante avrebbe provocato usura delle arcate dentali.
Per risolvere questi dubbi, gli studiosi hanno eseguito analisi istologiche comparative dei modelli di usura dei denti per tirannosauridi e coccodrilli. Il gruppo di ricerca non ha identificato prove di usure, per cui è stato ipotizzato che le bocche dei dinosauri avessero secrezioni orali per garantire la protezione dall’esposizione.
Gli autori hanno inoltre scoperto che, sebbene i crani e i denti di alcuni teropodi fossero più grandi dei rettili esistenti la relazione tra le dimensioni del cranio e quelle dei denti era simile agli esemplari viventi. Nel complesso, gli scienziati sostengono che i dinosauri teropodi fossero caratterizzati dalla presenza di scaglie labiali quando la bocca era chiusa.
Queste scoperte, concludono i ricercatori, potrebbero avere implicazioni sulla nostra comprensione dell’anatomia dentale dei dinosauri, dell’ecologia alimentare e della biomeccanica, nonché sulla rappresentazione dei dinosauri a livello scientifico e popolare.