AGI - Monitorare e studiare le coste europee per capire in che modo le pressioni fisiche naturali e antropiche possano alterare gli ecosistemi costieri. Questo, in estrema sintesi, è l'obiettivo della missione Trec (Traversing European Coastlines), una spedizione paneuropea volta a valutare il modo in cui gli ecosistemi costieri rispondano ai fattori antropici e naturali. I principali punti del progetto, presentati durante una conferenza stampa tenutasi oggi presso la sede Unesco a Parigi, sono stati riportati dagli scienziati dell'European Molecular Biology Laboratory (Embl), della Tara Ocean Foundation, del Tara OceanS Consortium, della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli, del Centro europeo di risorse per la biologia marina e di numerosi partner europei.
Le coste europee, spiegano gli autori, sono ambienti ricchi di biodiversità, di rilevanza fondamentale per l'industria, la cultura e il patrimonio sociale del continente. Il 40% della popolazione europea vive in una regione costiera. Le interferenze antropogeniche, come l'inquinamento, l'agricoltura intensiva e lo sfruttamento del suolo, possono però compromettere la diversità genetica delle specie che abitano queste realtà e gli ecosistemi funzionali che essi sostengono. Per ridurre al minimo l'impatto di questi fattori è necessario comprendere le basi molecolari e cellulari di come gli organismi possano interagire tra loro e rispondere alle pressioni esterne sui loro habitat naturali.
La missione Trec, che unisce l'esperienza scientifica di diversi partner e a conoscenza dei processi locali, mira ad avviare una nuova era dell'esplorazione degli ecosistemi costieri. "Gli oceani a nascondono ancora una miriade di interrogativi ancora irrisolti, ma molto importanti - osserva durante la conferenza Edith Heard, direttore generale dell'Embl - grazie ai progressi scientifici e tecnologici compiuti negli ultimi anni, ora disponiamo degli strumenti e delle conoscenze necessarie per documentare, esaminare e sondare gli ecosistemi costieri a livello molecolare, sulla terraferma e via mare, in tempo reale. Oggi possiamo studiare i meccanismi della vita sulla Terra con una scala e un livello di dettaglio che prima non erano possibili".
Trec esaminerà la biodiversità e l'adattabilità molecolare della vita su scala molecolare in 120 siti di campionamento costieri, distribuiti su 46 regioni in 22 paesi europei. Gli scienziati raccoglieranno campioni di suolo, sedimenti, aerosol e acqua, nonchè dati ambientali e organismi modello selezionati, che spazieranno da vermi a polpi fino a piante marine, terrestri e microalghe. Il lavoro esplorerà quindi diverse scale della vita, considerando le basi molecolari delle interazioni delle specie, il ruolo degli organismi, la presenza di sostanze inquinanti, antibiotici, pesticidi o ormoni, nonchè temperatura, salinità e livelli di ossigeno.
Gli studiosi sperano quindi di comprendere gli adattamenti cellulari e molecolari che hanno permesso ai diversi organismi di prosperare nei diversi ambienti considerati. "La natura paneuropea di questo progetto - afferma Peer Bork, coordinatore del progetto Trec - garantisce la standardizzazione dei dati, il che facilita le operazioni di analisi e confronto". La missione prevede inoltre l'uso di laboratori mobili per la microscopia ottica all'avanguardia, la preparazione dei campioni e la genomica a cellula singola. "Questa iniziativa - osserva Chris Bowler, direttore del Tara OceanS consortium e presidente della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli - ci permetterà di guardare alle coste in un modo più approfondito. Studieremo infatti il mare e la terraferma in un modo integrato e più completo.
Trec ci restituirà un'immagine più chiara degli ecosistemi, di come sono cambiati nelle ultime centinaia di anni e delle strategie piu' efficaci per proteggerli". "Migliorare la salute degli ecosistemi costieri - concludono gli esperti - richiederà conoscenze scientifiche e definizioni delle modalità con cui le società interagiscono con queste realtà. Per questo prevediamo diverse attività di divulgazione, con iniziative di coinvolgimento del pubblico e di educazione scolastica Insegnanti ed educatori potranno accedere alle risorse disponibili per coinvolgere e ispirare la prossima generazione di scienziati".