AGI - La dipendenza da cocaina sembra accelerare i processi di invecchiamento delle cellule nervose e del cervello. Questo, in estrema sintesi, è quanto emerge da uno studio, pubblicato sulla rivista Frontiers in Psychiatry, condotto dagli scienziati dell'Istituto centrale di salute mentale di Mannheim, in Germania.
La dipendenza da sostanze stupefacenti viene generalmente considerata come una malattia del cervello. Quando proviamo sensazioni piacevoli e positive, il cervello rilascia dopamina, la stessa sostanza che viene prodotta, in quantitativi molto più elevati, in caso di uso di stupefacenti. La corteccia prefrontale, però, permette di decidere se e quando rinunciare al piacere in base al controllo inibitorio.
Il cervello di persone che sperimentano dipendenze non riesce a esercitare questa funzione e cede molto più facilmente alla tentazione. I ricercatori hanno scoperto che la dipendenza dalla cocaina provoca cambiamenti nel metiloma, una sotto-regione all'interno della corteccia prefrontale, legata alla consapevolezza e al controllo inibitorio.
"La metilazione del Dna - afferma Eric Poisel, che ha guidato lo studio - è un meccanismo di regolazione fondamentale per l'espressione genica. Le alterazioni in questo processo potrebbero quindi provocare cambiamenti funzionali nel cervello umano e negli aspetti comportamentali associati alla dipendenza".
Il gruppo di ricerca ha esaminato gli organi cerebrali crioconservati di 42 donatori maschi deceduti, metà dei quali aveva sofferto di dipendenza da cocaina. Stando a quanto emerge dall'indagine, le cellule nervose dei pazienti che avevano sperimentato la dipendenza sembravano più vecchie rispetto a quelle dei donatori sani.
L'età biologica di cellule, tessuti e organi può variare in base a una serie di fattori, come l'alimentazione, lo stile di vita, le malattie o l'esposizione ad agenti ambientali nocivi.
"Abbiamo rilevato una tendenza verso un maggiore invecchiamento biologico del cervello negli individui con disturbo da uso di cocaina - afferma Stephanie Witt, collega e coautrice di Poisel - questo effetto potrebbe dipendere dai processi patologici correlati all'uso di cocaina. Saranno necessari ulteriori approfondimenti per indagare su questo fenomeno, con campioni più numerosi".
I ricercatori hanno anche esaminato le differenze nel grado di metilazione in 654.448 siti nel genoma umano, cercando di stabilire associazioni tra le caratteristiche genetiche e la dipendenza da cocaina. Questo approccio ha permesso al team di identificare 17 regioni genomiche più metilate nei donatori con dipendenza rispetto ai partecipanti sani e tre regioni che seguivano invece uno schema diametralmente opposto.
"La metilazione differenziale del Dna - conclude Poisel - era correlata a diversi fattori di trascrizione e proteine con domini di legame al Dna, il che implica effetti diretti di questi cambiamenti di metilazione del Dna sull'espressione genica. Nei prossimi step, speriamo di riuscire a comprendere meglio i meccanismi genetici e fisiologici legati ai comportamenti di dipendenza".