I dinosauri giganti? Erano i "primati del loro tempo", sostiene l’autore di una nuova tesi che rovescia la tesi secondo cui il T. Rex è stato considerato a lungo come un essere “grande e stupido”. E invece un nuovo studio, pubblicato proprio lo scorso giovedì sul Journal of Comparative Neurology suggerisce che il cervello del dinosauro conteneva abbastanza neuroni “per risolvere problemi e persino formare culture”.
La nuova ricerca, in definitiva, si basa su un numero crescente di prove che suggeriscono che il Tyrannosaurus rex fosse “più di un semplice grande animale” ma piuttosto “un animale sociale che lavorava in branco”. Ad esempio il neuroscienziato e biologo della Vanderbilt University, Herculano-Houzel, ha stimato che il cervello del T. Rex avesse ben 3 miliardi di neuroni, paragonabili al cervello di un babbuino. Un altro terrificante dinosauro carnivoro chiamato Alioramus, nel frattempo, ne aveva oltre 1 miliardo, simile a quelli di una scimmia.
Scrvie ad esempio il Post che “se la cognizione del T. rex si avvicinava a quella di un babbuino, il dinosauro potrebbe essere stato in grado di usare strumenti e tramandare la conoscenza attraverso le generazioni a venire”, che è poi anche la convinzione dello stesso neuroscienziato della Vanderbilt University.