AGI - Cos’è che ci porta molto spesso a contorcerci mentre ci stiamo addormentandoo? Muscoli che si contraggono, crampi che fan sì che ci si svegli all’improvviso. “Queste contrazioni – risponde Mark Wu, professore di neurologia alla Johns Hopkins School of Medicine e medico del sonno al Johns Hopkins Hospital - note come scatti ipnici o inizi del sonno, comportano brevi contrazioni di uno o più muscoli e possono essere accompagnate da altre sensazioni, come la sensazione di cadere. Gli esseri umani non sono gli unici a sperimentarli: ma anche i cani si contraggono quando si addormentano”.
Ma non c’è di che preoccuparsi, assicura il luminare, perché le reazioni in sé “possono essere provocate o esacerbate da stress, mancanza di sonno e uso eccessivo di caffeina”.
Scientificamente, però, si pensa che il centro di queste manifestazioni sia “l’eccitabilità del cervello durante le transizioni veglia-sonno”, in quanto l’organo è fatto da “qualcosa di più della semplice struttura grande e rugosa che sembra un guantone da boxe: la corteccia cerebrale” mentre “c'è anche una piccola struttura tubolare chiamata tronco cerebrale che collega la corteccia al midollo spinale e controlla i processi essenziali per la vita, come la respirazione, la deglutizione e il ritmo cardiaco”.
In proposito, gli scienziati pensano che gli spasmi ipnici siano innescati da un'attività instabile in questa regione del tronco cerebrale mentre ci addormentiamo.
Perciò durante la veglia rilassata, quando gli occhi si chiudono e il corpo si calma, “le onde cerebrali sono costituite da frequenze miste veloci e un ritmo ‘alfa’ dominante che è costante” mentre quando si passa al sonno vero e proprio, “il ritmo alfa inizia a rompersi, a disorganizzarsi e le onde cerebrali generalmente iniziano a rallentare”. Ed è a questo punto che si rischia di svegliarsi. Ciò che capita al 60-70%. Quindi, spasmi e contrazioni che potrebbero anche non svegliare “si verificano a tutte le età, compresi bambini e anziani”.
Tra queste sensazioni, che pure quella “di cadere, la visione di un lampo di luce intensa o frammenti di un sogno” oppure il “sentire formicolio elettrico o calore che scorre attraverso il corpo, che può verificarsi negli arti o nel tronco”, sintomi che si possono verificare con o senza contrazioni.
I consigli per dormire bene
Consigli pratici, sempre da parte del prof, Wu: ottimizzare la condizione del sonno riducendo lo stress e mantenendo un sonno regolare e dormendo almeno sette ore per l'adulto. Altri suggerimenti includono la riduzione dell'assunzione di caffeina - non più di due tazze al giorno e l'interruzione dopo pranzo - e la nicotina, che possono entrambi peggiorare la qualità del proprio sonno.
Infine, se proprio si avverte un sonno molto disturbato o un'eccessiva sonnolenza durante il giorno a causa di scatti ipnici, consiglia Wu, è bene farsi visitare da uno specialista. Ma se una contrazione ci fa svegliare, la cosa migliore da fare è… provare a riaddormentarsi.