AGI - Chicxulub, l'asteroide che ha ucciso i dinosauri potrebbe aver innescato un mega-terremoto durato per diverse settimane, o addirittura qualche mese. A ipotizzarlo uno studio, che verrà presentato durante la riunione della Geological Society of America (GSA) Connects, che si terrà a Denver domenica 9 ottobre.
Il team, guidato da Hermann Bermùdez, finanziato da una borsa della GSA, ha esaminato nuovi indizi relativi all'impatto con l'asteroide dal diametro di 10 chilometri che 66 milioni di anni fa provocò la fine dei dinosauri. I ricercatori hanno infatti stimato che l'impatto fu così forte da aver provocato scosse sismiche per moltissimo tempo. La quantità di energia rilasciata da questi mega-terremoti, secondo i calcoli degli studiosi, ammonta a circa 10.23 joule, circa 50 mila volte più elevata di quella rilasciata dal terremoto di magnitudo 9.1 verificatosi a Sumatra nel 2004. Il gruppo di ricerca ha visitato gli affioramenti del confine dell'evento di estinzione di massa.
Durante delle spedizioni sull'isola di Gorgonilla in Colombia, l'esperto ha individuato dei depositi di sferule, strati di sedimenti ricchi di perle di vetro, e frammenti di tectiti e microtectiti espulsi in atmosfera a seguito dell'impatto. A circa tremila chilometri a sud-ovest dal luogo della collisione, sabbia, fango e piccole creature oceaniche si stavano accumulando sul fondo dell'oceano quando l'asteroide si è schiantato sulla superficie.
Gli strati di fango e arenaria nel fondo del mare hanno subito una deformazione probabilmente attribuita alle scosse sismiche. "Questi elementi - osserva Bermùdez - ci permettono di ricostruire la storia della geologia del luogo, ma ci sono altre zone in cui abbiamo identificato indizi a sostegno dell'ipotesi del mega-terremoto. Ad esempio, in Messico, in Mississippi, Alabama e Texas, abbiamo trovato delle crepe che potrebbero essere collegate all'evento sismico".