AGI - Siamo circondati dalle formiche. Sulla Terra sono ovunque. Tanto che “se tutte le formiche venissero tolte da terra e messe su una bilancia, supererebbero tutti gli uccelli selvatici e i mammiferi messi insieme”. Per ogni persona, ci sono circa 2,5 milioni di formiche, fa i conti il Times, il che porta il loro numero complessivo ad una cifra sbalorditiva di quasi 20 quadrilioni di individui. In numero si scrive così: 20.000.000.000.000.000 oppure 20.000 trilioni.
E anche loro, come i bombi e le farfalle, sono oggi a rischio, tant’è che gli scienziati sono preoccupati in quanto ritengono che una possibile morte di massa di questi insetti possa sconvolgere gli ecosistemi.
In un documento pubblicato dagli Atti della National Academy of Sciences, un gruppo di scienziati dell'Università di Hong Kong ha analizzato 489 studi e ha concluso che la massa totale delle formiche sulla Terra pesa circa 12 megatoni di carbonio secco.
Le formiche sono dappertutto, come gli esseri umani, e hanno camminato praticamente in tutti i continenti e in tutti i tipi di habitat. Le formiche terrestri sono più abbondanti nelle regioni tropicali e subtropicali, secondo il team di ricerca, ma possono essere trovate quasi ovunque tranne che nelle parti più fredde del pianeta come l'Antartide o l'alto Artico.
Osserva però il Times: “Gli entomologi stanno assistendo a un preoccupante calo delle popolazioni di insetti, oltre alle formiche, in Germania, Porto Rico e altrove. La distruzione dell'habitat, i pesticidi e il cambiamento climatico contribuiscono a questa ‘bugpocalisse’ potenziale” e “oltre il 40% delle specie di insetti potrebbe estinguersi, con farfalle e coleotteri che affrontano la più grande minaccia”.
Anche se, al momento, gli scienziati non sono affatto sicuri che il numero delle formiche stia diminuendo, questo è tuttavia il tema della ricerca su cui il team dei ricercatori sta lavorando e s’attende di trovare una risposta. Ad ogni modo si calcola che negli anni ’90 le formiche fossero in un numero pari a circa 10 quadrilioni.
Per il momento, dunque, da allora ad oggi si sarebbero raddoppiate.Il che potrebbe essere confortante, anche se però le condizioni generali della terra e del suo ecosistema in trent’anni si sono vieppiù aggravate.