AGI - Il caldo eccessivo ha ripercussioni sui rapporti di lavoro. Infatti, con le temperature massime sopra i 30 C sono aumentate le accuse di molestie e discriminazioni nei luoghi di lavoro. A rilevarlo, uno studio condotto dalla Harvard University di Cambridge sul servizio postale degli Stati Uniti (USPS), pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences.
Le molestie e le discriminazioni sul posto di lavoro possono influire sulla soddisfazione sul lavoro, sulla salute e sulla produttività, ma non è chiaro come fattori esterni, come il caldo eccessivo, influiscano su tale cattiva condotta. L'autrice della Harvard University, Ayushi Narayan, ha esaminato circa 800mila segnalazioni presentate dai dipendenti dell'USPS tra gli anni fiscali 2004 e 2019 in oltre 12.000 uffici postali.
Correlando l'ubicazione del reclamo con i dati meteorologici giornalieri è emerso che nei giorni in cui la temperatura massima superava i 30 C, le tariffe sono aumentate in media del 5,3%, rispetto ai giorni in cui la temperatura era di 60-70 F. I ricercatori hanno osservato aumenti sia per i corrieri postali che per i dipendenti, suggerendo che lo stress da calore può influenzare i lavoratori interni.
Secondo l'autore, i risultati suggeriscono che lo stress da calore può esacerbare la disuguaglianza sul posto di lavoro e che gli effetti potrebbero essere più pronunciati nelle organizzazioni private, rispetto alla organizzazioni statali.