AGI - Piogge da record e smottamenti di fango hanno forzato la chiusura del Parco Nazionale di Yellowstone, negli Stati Uniti, proprio mentre la stagione turistica stava aumentando. Nessuno dei parchi nazionali americani sembra essere immune da condizioni meteorologiche estreme e cambiamenti climatici. Prima di evacuare la loro capanna in affitto ai margini del Parco Nazionale di Yellowstone, la famiglia Manning ha osservato una casa vicina tuffarsi dalla riva del fiume nelle acque furiose della piena.
"E' stato pazzesco quando la casa, quando l'edificio, è caduto in acqua", ha detto il signor Manning. "Stava galleggiando lungo il fiume come una barca".
Le inondazioni che hanno imperversato a Yellowstone questa settimana hanno cambiato il corso dei fiumi, strappato ponti, riversato attraverso le case e costretto all'evacuazione di migliaia di visitatori dal parco nazionale più antico della nazione. Gli scienziati lanciano l'allarme che nei prossimi anni la distruzione legata al cambiamento climatico raggiungerà quasi tutti i 423 parchi nazionali statunitensi, che sono particolarmente vulnerabili all'aumento delle temperature.
I ranger del Glacier National Park nel Montana stanno contando gli anni fino a quando il parco non avrà più ghiacciai. I cactus del Parco Nazionale del Saguaro, in Arizona, icone dell'aspro e arido West, con le braccia spinose che raggiungono il cielo azzurro del deserto, stanno morendo di caldo.
Il caldo estremo è anche un grave problema nel Joshua Tree National Park, dove gli scienziati stanno pensando a un futuro in cui il parco sarà per lo più privato degli alberi da cui prende il nome. Il cambiamento climatico ha aumentato le temperature negli Stati Uniti. Ma poichè così tanti parchi nazionali si trovano ad alta quota, nell'arido sud-ovest o nell'Artico, sono colpiti in modo sproporzionato dal riscaldamento globale. Uno studio del 2018 ha rilevato che le temperature nei parchi nazionali stanno aumentando a una velocità doppia rispetto al paese nel suo insieme.