AGI - Sebbene siano associate a una produzione collaterale di gas a effetto serra, le misure di mitigazione come lo stoccaggio e il trasporto di carbonio sono associate comunque a effetti positivi netti in ottica di protezione dell’ambiente.
A questa conclusione giunge uno studio, pubblicato sulla rivista Waste Management & Research The Journal for a Sustainable Circular Economy, condotto dagli scienziati dell’Università tecnica della Danimarca, che hanno valutato il ciclo di vita del carbonio.
L’anidride carbonica (CO2), spiegano gli autori, rappresenta uno dei principali target degli sforzi di mitigazione dei cambiamenti climatici e delle conseguenze provocate dai gas a effetto serra. La cattura del carbonio risulta tuttavia associata a un’impronta significativa sul mondo esterno.
Il team, guidato da Valentina Bisinella, ha esaminato l’impronta ambientale dell’impianto di cattura del carbonio installato presso lo stabilimento Amager Bakke a Copenhagen. Il gruppo di ricerca ha considerato vantaggi e svantaggi legati alla struttura, che gestisce anche l’incenerimento di rifiuti domestici non differenziati per il riciclaggio, un processo che notoriamente produce CO2. Gli esperti hanno valutato una serie di scenari per capire il meccanismo alla base delle emissioni di carbonio generate dall’impianto.
“La cattura del carbonio riduce le emissioni di CO2 – afferma Valentina Bisinella, dell’Università tecnica della Danimarca – ma la produzione di energia elettrica è ridotta del 50 per cento, circa. Ad Amager Bakke, il vapore proveniente dalla cattura del carbonio aumenta del 20 per cento la potenza termica utilizzata nel sistema di teleriscaldamento. L’efficienza energetica netta complessiva non viene pertanto influenzata, ma questo processo potrebbe provocare un impatto sull’ambiente in modo più significativo di quanto si pensasse in precedenza”.
Allo stesso tempo, precisano gli scienziati, anche il trasporto e lo stoccaggio nel sottosuolo dell’anidride carbonica possono causare emissioni collaterali di gas a effetto serra. “Pur tenendo conto delle emissioni che possono verificarsi durante trasporto e stoccaggio – conclude l’autrice – la cattura del carbonio si traduce chiaramente in benefici climatici netti. L’uso della CO2 catturata per la produzione di combustibili aumenterebbe significativamente il guadagno climatico complessivo, a condizione che vi sia l’accesso a fonti energetiche ecosostenibili”.